Grande affluenza per “la Giornata dei migranti e dell’intercultura”
Giovedì sera le strade del centro storico si sono affollate di gente che ha preso parte ai vari eventi in programmazione. Un incontro di grande spessore e interesse si è svolto in piazza Gonnelli in occasione della “giornata dei migranti e dell’interculturalità”, che ha visto presenti le autorità locali, tra cui il Sindaco, Prof. Onofrio Resta , il Consigliere alla Cultura, Antonio Tateo e l’Assessore ai Servizi Sociali, Dott.ssa Mariangela Volpicella.
Sono intervenuti alla conversazione Domenico Coppi, presidente dell’Associazione Turesi nel Mondo e Antonio Coletta dell’Associazione Umanità Solidale Glocal, i quali hanno posto in evidenza i dati delle emigrazioni dei turesi nel mondo ed in particolar modo in Lussemburgo. Il dato più interessante è stato quello relativo al numero di persone che hanno deciso di mantenere la doppia cittadinanza, segno inconfutabile di un legame fortissimo con la propria terra.
Ospiti dell’incontro, immigrati ed emigrati che hanno presentato le loro “storie incrociate”, evidenziando i problemi e le difficoltà che hanno affrontato, ma le soddisfazioni e il successo che con tanti impegni e sacrifici sono arrivati ad ottenere. Tra i turesi che hanno deciso di intraprendere la propria carriera lavorativa all’estero e che hanno riportato la propria testimonianza ci sono stati: Pietro Schettini, Francesco Maselli e Vito Lotito; tra gli stranieri che invece si sino affermati a Turi invece, è stato presente Adem Shahini.
Il percorso da via Gonnelli a Piazza Colapietro è stato tracciato da una mostra di quadri, fotografie e cartelloni concernenti i diritti fondamentali che oggi in molte parti del mondo vengono ignorati. Questa mostra si è svolta sotto la cura attenta del Centro “Incontrarsi a .. Sud” in collaborazione con i Padri Comboniani di Bari.
Piazza Colapietro ha ospitato prima un Concerto di musica berbro-tuareg, dal nome “I profumi del deserto” e in seguito ha fatto da cornice al divertente spettacolo svoltosi rigorosamente in dialetto turese, a cura della compagnia teatrale amatoriale turese “I discjadìs” dal nome “Ù fermàgge pùnde”.
La serata si è conclusa con una poesia recitata da Domenico Borrelli il quale è riuscito a raccontare in rima le storie delle persone che hanno vissuto nelle strade turesi, in particolar modo dall’Arco Marchesale sino in Piazza S. Orlandi. Rilevante è stata la frase conclusiva della poesia di Borrelli “Do so nét, e do voggj mrì”.