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Un programma alternativo per Turi

foto x genghi

Non so in quanti avranno letto, o meno, i programmi elettorali delle tre liste. Io l’ho fatto ritenendoli riduttivi per rilanciare la nostra città, ho voluto produrne uno alternativo sulla base del confronto e della dialettica politica. In tutti e tre i programmi, in linea di massima, si faceva riferimento alla cura del verde pubblico, al rilancio del centro storico, alla funzionalità degli impianti sportivi, all’efficienza della rete viaria e della pubblica illuminazione e quant’altro. Tutte cose apprezzabili, se realizzate, ma carenti di idee innovative che se tradotte in progetti, con la possibilità e la capacità di attingere ai finanziamenti, farebbero togliere quell’ancora che tiene Turi da molto tempo ormeggiata. Questo vuol essere un modesto contributo, sintetizzato in 10 punti, per un rilancio sotto il profilo socio – economico – ambientale.

  1. Il PIP è un traguardo che il mondo produttivo attende da anni ed è ad un passo dall’essere raggiunto e che rappresenta la conditio sine qua non per lo sviluppo economico e i posti di lavoro. E proprio quando c’è la crisi vanno create le condizioni per incentivare nuove iniziative.
  2. Rilevante dev’essere l’impegno per tenere bassa la tassazione tagliando gli sprechi e tenedo sotto controllo l’evasione fiscale. Come pure è ineludibile il controllo dei calcoli degli oneri concessori edilizi degli ultimi 10 anni.
  3. Attraverso i finanziamenti europei agevolati che riguardano le energie alternative, si potrebbe realizzare un impianto fotovoltaico per alimentare la rete della pubblica illuminazione, creando così i presupposti per arrivare, con il risparmio della bolletta Enel, al pareggio di bilancio con facilità.
  4. A causa della notevole espansione edilizia oltre l’attraversamento ferroviario che divide in due l’abitato di Turi, diventa utile realizzare un sottopasso in via Sammichele per eliminare il passaggio a livello, vista la favorevole conformazione del terreno. A Casamassima ne sono stati fatti tre.
  5. Con l’abbattimento del rudere dell’ex ospedale in via Conversano sarà disponibile una vasta area al netto di quella che sarà riutilizzata per edificare case popolari ed una struttura socio – sanitaria. Detta superficie la si potrebbe utilizzare per il mercato settimanale, adibendola anche allo svolgimento di sagre, eventi musicali, parco giostre e quant’altro, avendo la possibilità di poter parcheggiare nelle ampie strade adiacenti, utilizzando anche il parcheggio che andrebbe realizzato alle spalle del Palazzetto dello sport.
  6. Per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, visto il fallimento degli ATO che ha liberato i comuni dal vincolo consortile, con, o senza, la partecipazione dei comuni limitrofi, si potrebbe optare per la costruzione di un impianto di cogenerazione con la doppia funzione: di incenerire i rifiuti e di produrre energia elettrica, visto che si va verso la raccolta differenziata che agevola tale procedimento. Il comune di Piccioli, in provincia di Pisa, è un esempio dove una società mista produce biogas e 8 milioni di Kwh all’anno, realizzando utili che vanno a diretto vantaggio dei cittadini. Tale impianto lo si potrebbe piazzare sulla superficie dell’ex polveriera. Se al centro – nord da più di 40 anni sono stati utilizzati e perfezionati i termovalorizzatori, a volte ubicati a ridosso delle periferie, non vedo perchè non lo si possa realizzare in aperta campana. A meno che i difensori di altri interessi non si mettano di traverso.
  7. Il Cimitero merita più decoro. Impellente diventa la ricostruzione dei loculi collassati e l’abbattimento del filare degli alberi che divide in due il viale centrale oltre la scalinata, le cui radici, evidenziate dal sollevamento dell’asfalto, si sono inoltrate sotto le tombe adiacenti provocando già i primi danni.l anche gli arbusti dei fichi sviluppatisi nei decenni sul muro perimetrale esterno andrebbero eliminati, perchè le radici addentrate nei loculi adiacenti spesso sono causa del distacco del rivestimento marmoreo.
  8. Dopo i tanti solleciti, caduti nel vuoto, fatti alla precedente amministrazione, andrebbe accertata la pericolosità degli SWAP, derivati strutturati nei BOC comunali, per scongiurare il rischio di perdite finanziarie.
  9. Il prolungamento dell’anello della circonvallazione è importante, ma non necessario se si pensa alla utilità primaria di mettere in sicurezza quelle insidiose curve delle strade provinciali. Poca cosa che l’incuria non riesce a fare per eliminare il rischio di continui incidenti stradali. Invece, sarebbe ora di attuare l’allargamento del primo chilometro selle strade extra urbane come via vecchia Sammichele, via vecchia Casamassima, via vecchia rutigliano, via Monopoli e via Noci se si volesse rendere servizio utile alla comunità.
  10. Dopo i primi trenta gironi dall’insediamento, e dopo aver fatto un’accurata ricognizione della situazione comunale, da sindaco, sarei tornato alla piazza, da dove è stato chiesto il voto, per relazionare quanto trovato da quel momento:  fatti, circostanze, questioni in sospeso, stato economico e quant’altro, ma solitamente, una volta raggiunta la vittoria, si viaggia su binari divergenti.

L’efficacia di un’amministrazione consiste nella elaborazione delle idee e nel coraggio di concretizzarle, che sono alla base della diversità tra gli individui. Sono requisiti indispensabili che dovrebbero possedere gli amministratori per far evolvere la comunità, solo che spesso, o quasi sempre, non entrano nella logica degli elettori e, prima ancora, neanche in quella di coloro che compilano le liste elettorali, i quali, sono più interessati alla vittoria e non al ben amministrare.

Angelo Matteo Genghi

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