Le parole di Fiorente
Ogni anno, dal 1992 vado alla stazione per portare un fiore in occasione della ricorrenza della morte di Falcone. Ho visto che i ragazzi sono andati in corteo alla stazione a onorare le mie due targhe e vorrei dire che se io non mi fossi impegnato nel lontano 1992, oggi questi giovani dove sarebbero andati a dare onore a Falcone e Melissa. Auguri ai ragazzi feriti da quel pazzo!
Mi dispiace per il mio comizio poichè c’era poca gente, ormai abituata ai personaggi, e mi scuso perchè il vento faceva vibrare il foglio nelle mie mani.
Vi farò sapere quando incomincerò a raccogliere le firme per una petizione popolare per intitolare una strada al giudice Borsellino e scorta, da portare davanti al nuovo sindaco. Solo a Turi si paga per raccogliere le firme. Negli altri paesi è diverso: 14.62 € per la marca da bollo. Mi metterò in piazza e più firme raccoglierò, meglio è. Vorrei dire a voi giovani, avete mai conosciuto un altro Matteo Fiorente. E non mi paragonate al signor Elefante o Genghi che parlano e poi danno una mano alla destra, come fece Genghi nel 2007 aiutando il dott. Gigantelli nella campagna elettorale e poi parlando male per 5 anni. E anche Elefante fece un comizio di un’ora e mezza in piazza S. Orlandi a favore di Gigantelli e poi dopo due mesi iniziò a parlare contro. Io ho fatto 24 nel P.C.I. locale fino al cambiamento di Occhetto, poi dal 1990/’91 da solo mi sono fatto il partito ed ero consigliere provinciale.
oltre ad essere responsabile locale e segretario con due tesserati muratori, ho girato la tabella e mi sono fatto la Rifondazione con la bandiera fatta da me. Ci ho rimesso come pittore e commerciante, ho speso tanti soldi per Fitto, ho fatto tante battaglie con Vendola e a Turi sono sempre stato presenti. E mentre gli altri cambiavano faccia ad ogni campagna elettorale, io sono rimasto fedele.
Tanto è vero che il maresciallo Dattoli che sta a Polignano e che mi viene a trovare ogni Natale ed anche il maresciallo Lozito, mi dicono: “E tu sempre qui stai?”
Questo è il primo anno, da 41 anni, che non ero presente sul comune. L’ho detto nei comizi: io lavoro dall’età di 7 anni perchè in famiglia si soffriva la fame. Mio padre ha subito tanti torti dai capitalisti muratori dell’epoca e fascisti senza assegno. E noi restavamo digiuni.
Ecco perchè odio chi ha approfittato della fame degli altri ed oggi ci sono i loro eredi.
Matteo Fiorente