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Più sobrio, ma pur sempre, 2 giugno

2giugno

È stato Vito Busco, sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi a esporre il discorso di commemorazione del 2 giugno. In un pomeriggio che poco raccontava di festa e molto di riflessione, si è svolta anche a Turi la celebrazione della Festa della Repubblica.

Con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia, a partire da via XX Settembre, le autorità civili e militari cittadine hanno seguito il corteo aperto da ua rappresentanza di bambini della Scuola Primaria e Media, accompagnati dai rispettivi genitori, docenti e dirigenze scolastiche. A dare marcia al passo, i ritmi della Banda cittadina “Don Giovanni Cipriani”, dallo scorso anno, banda comunale.

Come ogni anno il corteo si è riunito in piazza Aldo Modo dove una corona d’alloro, offerta dal fiorista Andrea Saffi è stata deposta ai piedi della statua militare.

Quest’anno a fare il discorso di rito non è stato il sindaco, Onofrio Resta, bensì lo studente di Scuola media, Vito Busco, che non ha mancato di aprire il momento con un ricordo alla violenza che purtroppo continuiamo ad apprendere. “Un pensiero a Melissa Bassi e alle vittime del terremoto Emiliano” – ha annunciato Vito Busco, innocenti che hanno perso l’opportunità di crearsi sogni e un futuro. Strappati alla vita in pochi attimi, con l’incapacità di poter costruire il loro domani, di pensare alla loro storia, così come hanno fatto coloro che 66 anni fa decisero di costruire il loro futuro partendo dalla Repubblica e buttando alle proprie spalle la triste pagina del Fascismo.

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