Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

La vittoria e poi?

genghi

Dopo aver subito una devastante amministrazione guidata da Gigantelli, che è naufragata sia sul piano operativo che su quello politico, con una giunta rifatta per 10 volte che non ha mai funzionato per le inesistenti capacità culturali, tecniche e politiche di coloro che ne facevano parte, dall’intera cittadinanza nasceva l’aspettativa di avere una nuova amministrazione rappresentata da assessori e da un sindaco all’altezza del compito. Ma la prima delusione è arrivata con la presentazione delle liste nel vedere una nutrita presenza di mezze cartucce sparse qua e là. Così, ancora una volta non curanti delle esortazioni ricevute alla vigilia, ci hanno proposto non candidati che possedevano le migliori capacità gestionali, ma solo quelli che potevano esprimere un maggior peso elettorale utile per arrivare alla vittoria, però incapaci di concretizzare, ancora una volta, la tanto auspicata efficienza amministrativa. Se dico questo è perchè sono troppo barcamenato per non capire quello che si va delineando. Comunque il responso dell’urna ha decretato la vittoria del sindaco Resta, il quale, continua a sostenere di voler operare nella continuità di Gigantelli. Questo non gli fa onore, perchè vantando l’operato di Gigantelli si offende la buona fede dei turesi. A meno che Resta nel dire in continuità dica la verità, consapevole del fatto che con la squadra che si ritrova non potrà essere tanto diverso dal suo predecessore. La figura del sindaco è paragonabile a quelle dell’allenatore di una squadra di calcio che affida ad ogni giocatore un ruolo e ne controlla l’operato. Se i giocatori sono validi la squadra scalerà la classifica, altrimenti sarà discutibile il suo impegno. Purtroppo sono stati convocati giocatori dilettanti, come dire, è stata fatta una selezione all’incontrario, i quali, per accreditarsi il posto in squadra, col sostegno dello sponsor, e dei tifosi della curva sud, hanno omaggiato il pubblico con ricariche telefoniche, decoder, abbinamenti sky, gratta e vinci, confezioni di pasta, cene, soldi e quant’altro. Vergogna! Il sottoscritto non è mai sceso a tali bassezze ecco perchè ha il coraggio di rinfacciarle. Questa è la indecorosa logica di una mentalità “medioevale” che produce macerie, le quali, finiscono per ricadere anche su chi ripudia tali meschinità. Così costoro indosseranno spudoratamente la maglia del Turi, ma appena toccheranno la palla dagli spalti si alzeranno i fischi e la cittadinanza rimarrà delusa per l’inefficienza dell’operato amministrativo di giovani inesperti che con l’arroganza dell’età, trovandosi catapultati in un ambiente a loro sconosciuto, come sapranno o potranno essere utili alla comunità se inebriati dal consenso ottenuto hanno già iniziato a condizionare gli assetti interni? Con una tale scarsa preparazione degli eletti diventa evidente la difficoltà di comporre una giunta che sta prendendo le sembianze di quelle di Gigantelli. Ma il problema più grosso insiste a più alti livelli e che celandosi  sotto mentite spoglie trova evidenza nello scontro al vertice per la conquista della leadership locale tra Boccardi e Resta. Forse è dovuto proprio a questo la candidatura a sindaco riuscendo così, nonostante i ronzini, ad aggiudicarsi la vittoria. Non so se Boccardi abbia gioito o meno per questo, comunque per i suoi consiglieri sta rischiando la nomina di vice sindaco ed una rotazione in giunta nel tentativo di riuscire a condizionare l’operato. Il riflesso di certe contrapposizioni lo si potrebbe ricondurre a quanto emblematicamente illustrato dal dott. Domenico de Carolisin chiusura della campagna elettorale quando faceva riferimento al singolo ramo facile da spezzarsi, mentre l’insieme, l’unione, il fascio, è robusto e resistente. O quando magistralmente raccontava la parabola del monaco e dell’asino che terminava dicendo: “è vero che io sono asino, ma è il mio padrone ad essere più asino di me”. Questa nuova amministrazione si presenta tra mille difficoltà ed incongnite che non possono farci ben sperare. È l’opposto di quanto questa collettività sperava di avere, fidandosi in chi l’avrebbe rappresentata degnamente, fattivamente e sinceramente. Tutte speranze svanite, anzi, forse la delusione sarà ancora maggiore se si ripeterà qualche nuovo salto della quaglia dall’opposizione nella maggioranza. Di fronte ad uno scenario impietoso non possiamo rimanere indifesa un’intera collettività vista l’inconsistenza di ciò che ha offerto il tema politico a 360°. Per cui, forti della consueta esperienza, del coraggio e della sagacia che disponiamo da paladini, sosteniamo che non sarà più tollerata alcuna inefficienza di chicchessia perchè alle prime avvisaglie scenderemo in piazza per far sentire alta la nostra protesta. Abbiamo ormai travalicato ogni limite della umana sopportazione, per cui chi di dovere è stato avvertito. Dopo circa un ventennio oggi la cittadinanza sta scoprendo come la pensiamo, cosa vogliamo e chi difendiamo, forse fino a ieri non voleva capire, o è stata strumentalizzata da chi, per continuare a diffondere certi loschi interessi, ha continuato a sminuire le nostre capacità per evitare che potessimo emergere. La nostra forza è nella volontà e nella positività delle idee, per cui continueremo a difendere più incisivamente le supreme ragioni del popolo rendendo la vita dura ai suoi traditori, agli opportunisti, agli incompetenti, agli illusionisti. I tempi difficili stanno ovunque consigliando di voltare pagina e Turi non può rimanere piegata su se stessa, noi l’aiuteremo a rialzarsi per farle riprendere il cammino. Buona fortuna Turi!

Cordiali saluti

Angelo Matteo Genghi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *