Elezioni amministrative 2012: chi ha vinto e chi ha perso
Ha vinto Paolo Tundo. Ha vinto perché la politica la sente dentro: è nel suo d.n.a .. Io credo che se lui fosse meno evasivo, avrebbe, certamente, scalato la carriera politica. Fosse più attento, più scolarizzato e più equilibrato, per la sua continuità e per la sua tenacia, secondo il mio modesto punto di vista, e non dico un’assurdità, sarebbe diventato l’erede politico del Dott. Vito Donato Valentini. Tundo, pur nella sua proverbiale distrazione, è un uomo operativo che vuole bene al suo paese ed è, soprattutto onesto. La sua caparbietà non lo tiene a freno. Punta un obiettivo e lo raggiunge senza conoscere ostacoli. Non ha sorpreso, quindi, quando, dopo essere stato costretto a dare le dimissioni dalla carica di vice-Sindaco ha dimostrato quanto vale. Infatti, nell’arco di appena un mese di tempo, Tundo è stato capace di dimettersi dal P.D.L.; di sottrarre il partito di F.L.I. ad Angelo Palmisano e di assumere la carica di coordinatore del partito; di essere convocato al tavolo delle trattative per la formazione della lista di centro-destra e, di conseguenza, ottenere la candidatura del figlio Flavio. E questo non gli è bastato. Ha stravinto con 312 voti di preferenza battendo lo strapotere interno alla stessa coalizione che lo ha sempre sottovalutato. TUNDO! Mi congratulo con te e naturalmente con tuo figlio Flavio. Chi, invece ha perso è, appunto, Michele BOCCARDI. Ha perso perché è riuscito a spaccare in due il P.D.L.. Ha perso perché chi come me, e sono tantissimi, dopo questo episodio, indugiano a rientrare nel partito. Ha perso perché ha reso il partito come una proprietà personale, non dando spazio alle idee altrui. Ha perso perché ha messo a rischio la vittoria del centro-destra. L’esempio delle amministrative del 2002, vinte da De Grisantis, è emblematico. Chi scrive, ne subì, personalmente, la sconfitta, poiché furono presentate due liste di centro-destra. La vittoria di Pirro non fa storia. La forza politica deve prevalere sulla forza economica. Caro Michele, ti ricordo che nella vecchia D.C. numerose erano le correnti di partito. Al loro interno gli scontri politici erano molto accesi. Però, guarda caso, ad ogni competizione elettorale erano tutti uniti. Bisogna prenderne esempio. È stato un grave errore, quindi, respingere alcune candidature, con una non velata ostilità. Così non si fa carriera politica. Eppoi, vorrei capire, come mai i tanti assessori uscenti, da voi cacciati, per vari motivi, poi sono stati accolti, tutti insieme, nella stessa lista? Ma, al di là della defezione del Prof. Mimmo Leogrande che, personalmente, non ho condiviso, ti ritrovi contro 2699 cittadini turesi pari al 34,08%. Tu, alle elezioni politiche del 2013, di questi voti ne avrai bisogno. Caro Michele, ti voglio bene e mi sei pure simpatico però, alcuni buoni consigli li devi, prima o poi, pur accettare. Nella consapevolezza che un solo voto ti fa vincere o ti fa perdere, è d’obbligo armarsi di umiltà e scendere allo stesso livello della gente comune e chiedere loro il consenso diretto, come hanno fatto il Prof. Resta, l’Ing. Mercieri e Tundo. Un’ultima considerazione: chi ha votato per il Dott. Birardi, è chiaro ed evidente che ha voluto votare il P.D.L. il quale, dichiaratosi Quagliarelliano, insieme a Calisi, Totaro, Luisi, De Florio e Valentini, ne hanno determinato l’appartenenza al partito. Intanto, il Dott. Birardi, coi suoi 320 voti di preferenza, ha conquistato una vittoria personale poiché, è stato il maggior suffragato delle tre liste. Frutto, questo, di una compattezza di idee, di progetti e di politiche CONDIVISE, senza padronanza o costrizioni particolari. Consiglio, infine, di far prevalere il buon senso, per il raggiungimento di una comunione di intenti, in vista del prossimo Congresso Cittadino del P.D.L. e delle prossime elezioni politiche, nella speranza che la forza della ragione abbia il sopravvento.
Turi li 13/05/2012
Cordiali saluti
(Angelo Mancino)
Ex Consigliere Comunale di F. I.
Ex ·ce-Coordinatore di F.I.
