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Politica

Una tavola rotonda per discutere di cultura

incontro 1

Appuntamento atteso e risposta partecipata, la Tavola Rotonda organizzata dal Presidio del Libro di Turi presso la Libreria Eleutera nella serata del 24 aprile. I tre candidati sindaci a confornto per discutere del futuro della cultura nel nostro paese e del suo rilancio, alla vigilia della nomina della nuova Amministrazione comunale.
Ad aprire la serata, Alina Laruccia, responsabile del Presidio del Libro, che, insieme al dottor Domenico Resta, ha evidenziato le problematicità dell’argomento presso la nostra cittadina.
incontro 2Come valorizzare la cultura, quali sono le priorità che i vari candidati sindaci e i loro futuri consiglieri si propongono, avvia la tavola rotonda alla quale prende la parola, per ordine alfabetico, il candidato Nico Catalano. “Quando si parla di cultura, o culture, bisogna guardare all’istituzione di un Assessorato alle culture, per facilitare l’incontro, il confronto e la collaborazione di tutte le differenti realtà territoriali che si occupano di quest’argomento. In tale prospettiva, diviene fondamentale la progettualità affinché si possano indirizzare in maniera funzionale i contributi e facilitare e coinvolgere la cittadinanza, e quindi le amministrazioni provinciali e regionali, a tali obiettivi”.”Ma cosa è la cultura?” – anticipa il candidato Franco Mercieri, definendo con tale termine tutto quello che poi forma e compone l’uomo e la sua formazione. “Il nostro impegno sarà recuperare qualsiasi forma di risorsa per poterla diffondere, per poterla valorizzare”. “Dire cosa si può fare oggi, è difficile, poiché dipenderà dalle disponibilità che ci saranno, ma questo non può esimerci dal promettere un nostro obbligo in tale direzione”. “Non parole, ma progetti già realizzati. È da questo che noi partiamo”- apre il candidato Onofrio Resta. “Noi ci porremo in continuità rispetto a questo e da tali progetti, realizzati con un nostro stesso candidato, realizzeremo una vera e propria industria creativa che porti economia e innovazione al nostro paese”.
incontro 3Polivalente e Chiostro dei Francescani sono i successivi due elementi importanti per Turi e per la diffusione della sua cultura, ma la loro gestione è soggetta a continue discussioni. “È la mancanza di collaborazione – come sottolinea Catalano – a determinare le prime difficoltà nella condivisione e creazione di eventi culturali nel nostro paese. Questo si può superare con una continua comunicazione e un confronto con tutto quello che è cultura a Turi”. Un rammarico per incapacità di parlare degli argomenti è il commento di Mercieri che comunque non manca di osservare come non si fa riferimento solo al passato, ma al futuro della cultura nel nostro paese, verso la quale il gruppo garantisce il proprio impegno affinchè la cultura diventi elemento drenante del territorio. Riprendendo alcuni contenuti espressi da Catalano, il candidato Resta ha puntato il dito sulla “partecipazione e sulla definizione di una consulta, attraverso una organizzazione, proposizione di progetti e finanziamenti mirati. Facilitazione della filiera delle associazioni che devono governare il problema, magari collaborando con altre realtà territoriali, storici e culturali. Il tutto, per una valorizzazione della storia, non come ricordo, ma come tesoro di risorse”.

San Domenico, San Rocco, Santa Chiara, sono tre gioielli della nostra comunità e che il pubblico turese non può godere, sottolinea il dottor Domenico Resta, a causa di una mancanza di personale che possa prendersene cura. Da tempo il centro studi ha proposto di poterne garantire il servizio, gratuitamente, ma nessuno ne ha ricevuto risposta, come anche la promessa, ormai decennale, di un museo della pietra. Elementi rilevanti ai quali si può rispondere solo con una partecipazione delle associazioni e volontà di dialogo tra associazioni ed istituzioni a tutti i livelli, è il commento di Nico Catalano. “Certamente è una possibilità di giovamento per il nostro territorio e cercare di capire il motivo per il quale non si sia ancora fatto, è inutile. Pertanto è fondamentale interessarsi, prima di tutto, e comprendere come e se poterlo fare” – ha commentato Franco Mercieri. “Le risorse – da cui parte Onofrio Resta – sono l’avvio da cui partire, non solo pubbliche, ma anche di privati”, unico futuro per il rilancio della nostra economia culturale.
Questi i temi che sono stati affrontati durante la serata, seguiti da riflessioni e suggerimenti da parte dei numerosi presenti all’interno della libreria, tutti con l’unico obiettivo di riavvivare il medioevo culturale che investe il nostro paese e porti Turi ad essere operativo e apprezzato ovunque.

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