A Turi sparisce una scuola dell’infanzia
I cittadini di Turi, che abbiano o meno bambini in età scolare, si trovano in questi giorni a vivere una situazione a dir poco incresciosa:
non bastava che la dolina carsica presente al lato di uno dei muri perimetrali della scuola dell’infanzia “San Giovanni Bosco” avesse obbligato il Comune a chiudere la scuola per inagibilità già dal 24 ottobre scorso; ora sembrerebbe che neppure la situazione temporanea adottata nell’anno in corso possa essere mantenuta!
I piccoli alunni della scuola “San G. Bosco” sono stati ospitati quest’anno presso il padiglione B della scuola elementare di via Chiarappa, mentre le classi quinte del padiglione B hanno trovato accoglienza presso la Scuola Media Resta.
Ebbene, la soluzione adottata sembra non potersi reiterare, per presunte insormontabili questioni di fattibilità tecnica e di codici meccanografici; in buona sostanza, tra Uffici Scolastici regionali e provinciali, Amministrazione Comunale e Circolo Didattico Giannini sembra essersi verificato un corto circuito comunicativo.
Tutto ciò a discapito dei lavoratori della scuola, una quindicina dei quali rischiano di perdere posto, e dei cittadini turesi, tra cui 150 bambini, che vedono portarsi via una scuola dell’infanzia.
La scrivente Organizzazione Sindacale, che ha già fatto pervenire all’Amministrazione Comunale, in data 3 aprile, una formale richiesta di incontro, congiuntamente alle altre sigle sindacali del comparto scuola (richiesta alla quale non è stato dato, allo stato attuale, alcun riscontro), crede fortemente che una soluzione si possa e si debba individuare al più presto, mettendo da parte ogni incomprensione, per scrivere una bella pagina di buon governo cittadino nell’interesse di tutti.
La FLC CGIL di Bari e la Camera del Lavoro di Turi ripetono l’invito già rivolto all’Amministrazione Comunale affinché convochi con urgenza le organizzazioni sindacali e la dirigenza del Circolo Didattico; nel contempo difenderanno, in tutte le sedi opportune, il diritto dei bambini ad avere una scuola nel proprio paese e dei lavoratori a non perdere il proprio posto di lavoro.
Bari, 19 aprile 2012
Segr. gen, FLC CGIL Bari
Claudio Menga