Al bando i “personalismi”
D’ Addabbo ci aveva assicurato che non “cesserà di esistere” … invece è fuori.
E’ una domanda alla quale rispondo molto volentieri. La mia storia politica inizia con le elezioni del Consiglio Comunale del1997 e da allora non ho mai smesso di occuparmi delle problematiche che girano intorno ad un’amministrazione comunale, indipendentemente dal fatto di essere o no un consigliere comunale. L’esperienza maturata in questo lasso di tempo mi ha messo sempre più nelle condizioni di penetrare i meccanismi che regolano l’azione amministrativa e di conseguenza capire come intervenire perché la popolazione possa godere di risultati che si traducono nel contenimento della spesa pubblica, nell’offerta di servizi migliori, nella progettazione e realizzazione di opere pubbliche, tenendo sempre sotto controllo le finanze perché non venga aumentato l’indebita mento complessivo dell’Ente. Questo bagaglio cognitivo conquistato sul campo, mi permette oggi di poter dire “D’Addabbo non cesserà di esistere”, perché ritengo che essere impegnato in politica non può e non deve significare essere sindaci, assessori o consiglieri comunali, ma semplicemente cittadini interessati al buon funzionamento della macchina amministrativa. Ho sempre dichiarato, anche dalle pagine di questo giornale, che i progetti politici devono prescindere dagli uomini chiamati a veicolarli e che gli uomini devono essere al servizio della politica e mai viceversa. Perciò penso di poter affermare che aver lasciato spazio a persone che hanno l’entusiasmo di potersi adoperare per il bene comune sia un atto di coerenza e responsabilità.
LeAli per Turi. Quanta lealtà c’è stata con Leogrande?
Non ho seguito direttamente le vicende che hanno caratterizzato la formazione della lista. So che si è lavorato intensamente per “confezionare un prodotto” rispondente alle aspettative della popolazione e penso si sia usata la massima cautela per salvaguardare la dignità personale di tutti quelli coinvolti nella vicenda, anche se si sono date in pasto all’opinione pubblica “voci” che riguardavano il non gradimento di persone fisiche. Mi auguro che la politica turese faccia il tanto auspicato salto di qualità cominciando col mettere al bando i “personalismi” che rischiano di far implodere anche i migliori progetti.
Se vince il dott. Resta lei sarà l’assessore esterno?
Questa è fantasia allo stato puro. Capisco che abbiamo bisogno di condire ogni notizia con delle dietrologie, ma il mio modo di essere me lo impedirebbe. D’altronde ho già dichiarato che l’impegno politico non implica un incarico “a tutti i costi”, ma piuttosto continuare ad essere propositivi e da pungolo per chi si accinge ad amministrare.
Birardi con impegno per Turi. Michele Boccardi ha sbagliato qualcosa?
Non sono nelle condizioni di poter commentare quanto accaduto in questa vicenda. Queste sono scelte del tutto personali sicuramente determinate da forti motivazioni.