Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

I mandorli sono in fiore, ma da noi chi li vede?

 mandorli

 

 

Bellissimi i mandorli in fiore. Un vero e proprio spettacolo della natura. Gli alberi sono imbiancati, sembrano innevati, ma le temperature ormai si sono alzate e il caldo comincia a farsi sentire. Dicevamo che il bianco la fa da padrone ma, ogni tanto, all’improvviso ecco un mandorlo vestito di rosa. In questi ultimi anni la campagna turese è stata privata di questa esplosione di gemme di bianco vestite. E’ successo che i nostri agricoltori hanno spiantato la quasi totalità dei mandorli. Per vedere un albero di mandorlo in fiore bisogna dirigersi verso Putignano e, in località San Pietro Piturno, ecco decine, centinaia di mandorli che arricchiscono di bellezza la campagna putignanese. Anche se tutti concordano che di mandorli se ne spiantano anche lì. Non come a Turi però, dove sono stati spiantati tutti, o quasi. E, sarà assurdo ma è così, nessuno è intervenuto per dare un consiglio, per mettere un freno, per aiutare a programmare. Il disinteresse è stato totale. E lo è ancora. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: importiamo le mandorle. E i famosi dolci di mandorle turesi, per mancanza di materia prima, vengono confezionati con mandorle importate. La conseguenza, un’ impennata dei prezzi dei dolci. E, nel periodo natalizio di qualche anno fa, da una pasticceria del centro di Turi, dei ladri-buongustai portarono via tanti di quei dolci di mandorle, dai “dolci ricci” alle “faldacchè”, da farsi una indimenticabile scorpacciata da oltre 2.500 euro di bontà.
Tutti i più grossi coltivatori terrieri hanno, in pochi anni, spiantato i mandorli e abbandonato la loro produzione. Hanno preferito puntare sulle ciliegie e sull’uva Italia. Atteggiamento resosi necessario a causa dei prezzi irrisori di qualche anno fa, anche se poi c’è stato un rialzo degli stessi, di nuovo ridiscesi inesorabilmente e attestatisi ad un livello insoddisfacente. C’è chi ipotizza un aumento del prezzo fra qualche anno, “e noi fra qualche anno mangeremo – dice un giovane agricoltore – le mandorle faranno la fine delle noci, diventeranno un bene prezioso, perché introvabili”. “E questo perché – gli fa eco un altro addetto ai lavori – manca una seria programmazione agricola, una regia, con i coltivatori che vanno avanti, ognuno per conto proprio, ad intuito, con il ‘fai da te’ innestato, per l’assenza sul territorio degli esperti del settore.” Comunque, in attesa di un’ improbabile inversione di tendenza, portiamo i nostri figli in campagna in questo mese di febbraio, facciamo vedere loro gli splendidi mandorli in fiore. Certo, dovremo armarci di tanta pazienza per trovarli ma, per fortuna, ci sono ancora degli esemplari. Alla ricerca dei mandorli perduti…


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *