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“Rubare la storia”

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Turi – È generalmente riconosciuto il legame strettissimo fra l’esperienza dell’architettura presente e la conoscenza di quella passata; ogni decisione operativa comporta un giudizi o storico sugli avvenimenti precedenti, che giustificano l’operazione da compiere oggi; e ogni giudizio storico, porta implicito un orientamento che si può far valere in campo pratico.

IMG 9291Scambiare “quattro parole” in mezz’ora con il Cav. Stefano De Carolis (Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri ) sui temi riguardanti il nostro patrimonio culturale ed in particolare del borgo antico, rende possibile il dialogo e la collaborazione tra cittadini e Istituzioni. La scorsa settimana il tratto iniziale di via Forno Comunale è stato transennato, essendo in atto una manutenzione straordinaria sulla pavimentazione esistente. Stefano De Carolis mi ha raccontato “per filo e per segno” cos’è successo, sin da quando in primo mattino la signora Chella (residente in via Forno Comunale), sensibilmente e responsabilmente avvisò Stefano che un’impresa stava operando sulla pavimentazione a basole in pietra calcarea locale. Lo stesso, come provato cittadino, immediatamente si presentò sul cantiere e chiese alle maestranze cosa avrebbero fatto delle nostre chianche. Gli stessi riferivano che avrebbero divelto il bitume dalle basole per poi ricoprirle con materiale lapideo di minore spessore, consumando così l’ennesimo scempio urbano ai danni delle povere chianche.

IMG 9296Infatti, il signor De Carolis mi ha ricordato che agli inizi degli anni ’80 venne consumato un primo scempio urbano ai danni del basolato. Alcune strade furono risparmiate grazie al solerte ed intelligente intervento di alcuni cittadini del Borgo antico, che disapprovarono con forza e determinazione tale sciagurato intervento. Ha aggiunto che “tanti problemi della conservazione del paesaggio e dei suoi elementi costitutivi, esistono, in quanto, a volte, a vestire i panni dei predatori sono proprio i tecnici delle Pubbliche Amministrazioni, finanche quelle Istituzioni nate per difendere, tutelare e ben conservare il nostro patrimonio culturale”.

“A proposito delle basole, inoltre, negli ultimi anni, la rimozione forzata delle vecchie chianche è stata evitata laddove l’opinione pubblica si è dimostrata più sensibile e attenta nei confronti del proprio patrimonio storico – urbanistico. L’unico modo per fermarla è la fattiva partecipazione dei cittadini” – ha commentato. “La comunità deve ben capire che la mancanza di tutela e salvaguardia di quello che rimane delle vecchie basole porterebbe alla perdita irrimediabile di tale patrimonio culturale. In una parola questo è “Rubare la storia”.

Quindi, ha preso contatto con l’ingegner Cicala…

IMG 9302“Si, ho contattato l’ingegnere Cicala, responsabile dei lavori pubblici del Comune e, in maniera civile, ho evidenziato alcune contraddizioni in merito ai lavori di restauro urbano in via Forno Comunale.

L’appello all’ingegnere è stato quello che venissero salvate le vecchie chianche. Con l’occasione gli ho anche ricordato che qualche anno addietro, durante i lavori di pavimentazione di piazza Capitano Colapietro, dovettero intervenire i Carabinieri di Tutela Patrimonio Culturale di Bari per poter recuperare e riutilizzare quello che rimaneva delle chianche divelte e depositate nell’area comunale “Cisterne”, presso il campo sportivo. Inoltre ho suggerito che ad esempio per i lavori di sistemazione dei sottoservizi acqua, gas e luce, si possano realizzare senza sacrificare le basole, sperando che le Istituzioni preposte alla tutela facciano i dovuti controlli e sopralluoghi durante le fasi dei lavori sia pubblici che privati”.

Che chianche vissute, raccontano in modo profondo la nostra storia locale e salvarle, con i colori e sfumature, dal pericolo della rimozione e successiva dispersione, è un dovere morale, oltre che al rispetto di quelle precise normative delle leggi dello Stato (d.vo N. 42/2004). Inoltre tali norme e regolamenti sono ben ampiamente disciplinati, oltre che nel Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico, adottato e deliberato dal nostro Comune.

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