I tre parroci insieme per la lectio di Quaresima
Leggere una pagina del Vangelo, rifletterci su, pregare, chiedersi cosa comunichino quelle parole alla nostra vita. Si può sintetizzare così l’esperienza della Lectio Divina.
Al debutto nella sua forma interparrocchiale, mercoledì scorso, la Lectio reca con sè il fascino di essere un momento svincolato dalla liturgia, di avere tempi e modi propri, e di essere quindi molto più partecipato, vicino al vissuto di tutti i presenti. I sacerdoti turesi e i fedeli delle tre parrocchie si riuniranno in Chiesa Madre, ogni mercoledì di Quaresima a partire dalle 19,30, per riflettere a partire dalle letture proposte durante la domenica successiva.
La lettura della parola di Dio è semplicemente il primo passo. Pregare insieme e riflettere su quanto letto fanno il resto. A guidare la riflessione mercoledì scorso è stato don Giovanni Amodio, a lui seguiranno don Nicola D’Onghia e don Maurizio Caldararo. Ampio spazio c’è per gli interventi di tutti, interventi che arricchiscono e mettono in discussione, e permettono di leggere il Vangelo di volta in volta da una prospettiva diversa, con occhi nuovi.
Mercoledì scorso, nel corso del primo incontro, don Giovanni si è soffermato sul periodo di Quaresima appena iniziato, sottolineando come esso sia una sorta di scheda che viene consegnata all’iscrizione in palestra. La palestra è la chiesa, Gesù è il personal trainer. La Quaresima è un allenamento che ci renderà diversi, migliori, che ci riempirà di benefici. La Quaresima è scalare il monte delle nostre difficoltà per poi ritrovarsi in cima, a Pasqua, per gustare la presenza di Gesù Risorto alla luce della bellezza della nostra vita.
Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 7 marzo.