Mimmo e Tina con il PD? Che maggioranza per Turi!
Mimmo Leogrande SI È DECISO. Vuole essere LUI il nuovo sindaco di Turi. E in paese sono in tantissimi che lo appoggerebbero. E’ arrivato il suo momento. I turesi lo vogliono sindaco. Stavolta tocca a lui. E Mimmo, malgrado la sua proverbiale pigrizia, si è buttato anima e corpo in questa impresa, chiaramente alla sua portata. Ed è attrazione fatale fra i partiti, i movimenti politici, le associazioni, le personalità importanti della società civile e Mimmo Leogrande che ricordiamo è professore universitario. Mimmo intanto cerca di giocare su più di un tavolo. Da tutte le parti lo tirano per la giacca. E lui, oltre a proporre, vuol vedere tutte le altre proposte, prima di prendere la decisione giusta.
Il professor Leogrande, all’età di 39 anni, è stato vice-sindaco della Stefanachi in una giunta di centro-destra, aggettivata dagli addetti ai lavori come inconsistente e inconcludente. Ma gli è servito per “imparare il mestiere”. Dimessasi la Stefanachi, Mimmo si prese un periodo di riposo, mentre veniva eletto sindaco il commercialista Nico(la) De Grisantis che ha amministrato Turi con alterna fortuna.
E siamo a maggio del 2007. Leogrande ri-tenta la scalata alla poltrona di primo cittadino. Prepara una lista sulla carta imbattibile formata da grosse personalità politiche e non. Una lista di centro-sinistra con esponenti dei Ds, della Margherita e con l’avvocato Gianfranco D’Autilia. Con un’altra lista preparata all’ultimo minuto, è della partita anche Tina Resta, assessore uscente della giunta De Grisantis, che non fa di certo un favore a Mimmo, con una lista che si colloca anch’essa a sinistra, che ha nelle sue fila esponenti dei Verdi, di Rifondazione comunista, Sinistra democratica. Terza lista infine, quella capeggiata da Enzo Gigantelli, con esponenti di Forza Italia e Alleanza nazionale, nonché grossi portatori di voti.
Ovviamente Tina sapeva bene che, presentando la sua lista, di fatto avrebbe contribuito, e non poco, alla vittoria di Gigantelli e aiutato (si fa per dire…) Leogrande a perdere. E siamo giunti ai cinque anni di Gigantelli: il sindaco dei RIMPASTI e delle STRADE DISSESTATE. All’opposizione Mimmo e Tina trovano il feeling e lavorano insieme. Grazie anche alla presenza di Tina, Mimmo trova il modo di superare lo sconforto per il passaggio di Palasciano e D’ Autilia presso la corte di Gigantelli.
Siamo a due mesi dalle Comunali del 6/7 maggio 2012. E Mimmo Leogrande ci riprova. Dei politici in gamba che non hanno fatto il sindaco nella generazione fra i 50 e i 60 anni, sono rimasti Leogrande e D’Autilia. Quest’ultimo peraltro, accettando l’assessorato nella giunta di Gigantelli, si è giocato questa possibilità, avendo preferito “ l’uovo oggi alla gallina domani”.
Rimane Leogrande, che sente tutte le campane, ascolta la sirena-Boccardi, va a una serata di gala a Villa Menelao e si fa fotografare con Tina Resta, sempre più decisa ad appoggiarlo a candidato-sindaco. Mimmo pare abbia scelto. Va con il PD, con Sel, con il gruppo che fa capo a Natalino e si dice convinto di portare con sé l’attuale coordinatore di FLI, Paolo Tundo e Franco Mercieri con il suo “Impegno per Turi”. Intanto nel centro-destra, Onofrio Resta… (Continua, prossimamente…).