“L’ambizioso progetto”: il manifesto di Tundo ed il Fli
Futuro e Libertà per l’Italia inizia il suo percorso ufficialmente anche a Turi.
A livello nazionale continua a conquistare sempre più consensi tra i cittadini, come anche in Puglia dove ha trovato un grandissimo bacino di consensi. La notizia, battuta dalla stampa di un accordo da parte dei vertici regionali con l’attuale sindaco di Bari, Michele Emiliano, è la conseguenza naturale del lavoro che i coordinatori del partito, ma soprattutto i principi su cui si basa Futuro e Libertà, sono valori reali, comuni e che coinvolgono sempre più persone. Paolo Tundo, segretario del locale circolo, ha iniziato da subito a diffondere i valori di Fli anche nel nostro paese.Il primo passo è l’inaugurazione tra pochi giorni della nuova sede, dove potersi riunire per discutere e confrontarsi con chi, riconoscendosi nei valori di Fli, vorrà contribuire a formare una squadra di persone che avranno come obiettivo la nascita di una nuova classe politica fondata su principi quale giustizia, meritocrazia e progresso.
“Il Sud è colmo di opportunità. È un territorio che attualmente frutta ricchezze soltanto per una minima parte delle sue potenzialità.
Il problema grave sono le abitudini che hanno portato ilnostro territorio a perdere tutti i treni dell’evoluzione che sono transitati dalle nostre parti. Ciò che mi rammarica molto è notare nei giovani tanta sfiducia verso le istituzioni. È per me devastante constatare che quasi sempre ci si deve ricorrere alla “telefonata” per riuscire ad ottenere ciò che di diritto dovrebbe essere dato a qualsiasi persona. Penso che chiunque abbia delle potenzialità. Il compito dei dirigenti dovrebbe essere di esaltare queste caratteristiche, sfruttandole a vantaggio di servizi sempre più efficienti ed accessibili a tutti.
In politica ci sono dentro da tanti anni. Ho vissuto la Prima Repubblica, il passaggio alla Seconda Repubblica e la sua fine. I cambiamenti hanno riguardato sempre problematiche lontane dal nostro presente e dal nostro territorio. Le inefficienze sono sempre le stesse e le prassi identiche a quelle di cinquant’anni fa.
Ho scelto di sposare i valori di FLI proprio perché riconosco nei suoi principi ciò in cui io ho sempre creduto.
Lealtà, giustizia e voglia di emergere, sono dei valori su cui devono nascere le generazioni futuri, sperando, altresì, che tutti quanti vertano il loro modo dipensare verso questi principi.
Il mio auspicio è che nei prossimi giorni, sempre più persone si affaccino alla sede del Fli.
Mi piacerebbe discutere, confrontarmi con tanta gente, ma soprattutto con tanti ragazzi che hanno voglia di diventare qualcuno, che non vogliono abbassare la testa a questa realtà, ma che al contrario la vogliono ribaltare.
Ho sempre lavorato per i miei cittadini. Mi sono sacrificato per loro. Anche nell’ultima esperienza politica, con questa giunta, sono stato letteralmente scaricato perché mi sono ribellato alle decisioni che non hanno mai reso delle opportunità a chi, nel 2007, ha posto in noi la fiducia. È stato un grave errore aver creduto nell’allora mia squadra.
Pensavo di trovare gente davvero intenzionata a far diventare Turi un polo strategico del sud – est barese. Invece abbiamo dato dimostrazione di uno tra i peggiori modi di fare politica in assoluto. Quando mi sono ribellato, sono stato ridicolizzato e messo fuori. Era evidente che non volevano infedeli. mAdesso ho l’ambizioso e lungimirante mprogetto di creare una nuova squadra di persone conì reale voglia di crescere e denunciare questo cattivo modo di mfare politica.
Il futuro che ci aspetta sarà davvero difficile e colmo di insidie. Non c’è più tempo per coloro che intendono la politica come possibilità per colmare ipropri interessi e quelli di pochi maltri. Dobbiamo lavorare tutti quanti per portare Turi ad essere competitiva, sfruttando tutte le risorse che noi abbiamo, partendo dalle straordinarie capacità che i nostri ragazzi possono
mettere a disposizione”.
Con questo manifesto Paolo Tundo vuole iniziare il suo cammino verso quello che definisce “l’ambizioso progetto” di diffondere una nuova concezione della politica locale, volta a massimizzare le risorse già esistenti e dare nuovamente credibilità alla politica divenuta, purtroppo, sinonimo di inefficienza e corruzione.