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Politica

Accordo fatto tra Ventrella e il PD

natalino pd

Un primo dato, per le prossime amministrative, è certo. Ventrella e il PD faranno parte della stessa lista.
Come mai una decisione che capovolge letteralmente il più recente passato politico del movimento che fa capo al consigliere di opposizione Natalino Ventrella, più volte vicino all’attuale maggioranza?
“Il mio movimento si è sempre schierato a favore delle forze moderate ma che nello stesso tempo hanno come obiettivo finale un progetto serio e che torni utile all’intera cittadinanza turese.
Negli anni passati, mi hanno diffamato sostenendo di essermi venduto alla maggioranza.
Nulla di più falso.
Il mio pensiero ed il mio operato sono stati sempre rivolti al mio paese e ai suoi interessi, come ad esempio il mio consenso allo stanziamento dei fondi da destinare al rifacimento del manto stradale o all’approvazione del P.U.G., quale strumento fondamentale per limitare i disastri dell’edilizia selvaggia. Sono aperto a chiunque voglia seriamente lavorare e non m’importa il colore politico o la persona.
Ho proposto più volte all’attuale maggioranza un mio significativo impegno. Ma sono stato sempre costretto a contribuire in maniera marginale, proprio perché il mio modo onesto di intendere la politica locale, è stato denigrato da chi temeva il mio operato. Ho subito solo gratuita diffamazione da parte di chi adesso cerca disperatamente degli accordi con chi gli potrebbe garantire ampie possibilità di vittoria.
L’intesa col PD del dott. Risplendente è stato possibile perché ho trovato molto valido il loro progetto. Soprattutto sono stato affascinato dalla grande possibilità di collaborazione.
Hanno accettato ben 5 nostri punti nel programma che a breve porremo all’attenzione dei nostri cittadini. Ho trovato gente molto desiderosa di crescere e lavorare per il paese, gente onesta intellettualmente, mentre tra le altre compagini politiche assolutamente nulla.
Ho un obiettivo molto ambizioso per il mio paese, cioè di renderlo competitivo sotto il profilo: urbanistico, economico e sociale e farò il possibile per raggiungerlo.
Ho “sondato il terreno”, ma da parte degli ormai miei avversari politici ho notato solo tanta demagogia, ma soprattutto voglia di non cambiare la vecchia metodologia di fare politica.
Il PDL è legato fortemente a quei nomi che hanno devastato Turi e la sua immagine.
Da parte delle altre compagini politiche invece non vedo delle posizioni forti e determinate.
Leggo soltanto argomentazioni di poca attualità ed interesse pubblico.
Nessuno mai ha parlato degli oneri di urbanizzazione, della situazione dell’Ufficio tecnico, dell’edilizia convenzionata non rispettata. Questi, solo a citare, alcuni argomenti trattati e posti a conoscenza dell’opinione pubblica soltanto dal sottoscritto”.
Sullo scenario politico, notizia di pochi giorni fa, c’è una nuova presenza che pare sia la svolta definitiva per liberarsi di quanti hanno inteso la politica come un’opportunità per soddisfare i propri interessi. Il “laboratorio politico” che vedrebbe ancora una volta il dott. Boccardi alleato però non più con i suoi “fedelissimi”, ma con altri protagonisti. Lei cosa ne pensa? 

“Il laboratorio politico, non è altro che l’ennesimo tentativo da parte di alcuni politici locali, di continuare a rimanere attaccati alla poltrona. È impossibile pensare che questa maggioranza venga nuovamente riconfermata.
Hanno fatto troppi danni, anche se sono convinti di poter continuare a governare perché certi del loro serbatoio di voti.
Hanno lavorato per cinque anni con l’unico obiettivo di accontentare gli adepti. I loro miseri voti ad personam sono garantiti, secondo il loro modo di pensare e fare politica.
I più scaltri invece sanno già che andranno a casa inesorabilmente, per cui, nell’ombra, si muovono in questa direzione.
In sordina, i disperati della politica, quelli che non vogliono arrendersi alla loro inoperosità, pur di continuare a cullare i loro sogni di gloria, hanno bussato alla porta del potente Boccardi. In questa maniera, in caso di vittoria, o in un modo o nell’altro, Boccardi non dovrebbe perdere l’amministrazione del suo paese, potendo quindi dimostrare ai vertici del PDL che nel suo territorio è sempre in grado di organizzare e gestire la politica. Nello stesso tempo, alla maggioranza, andrebbero volti nuovi che però resteranno sempre alle dipendenze di chi realmente determina tutto.

Sulla base di questa prospettiva,io insieme al mio gruppo, abbiamo deciso di appoggiare il dott. Risplendente per ridare a Turi quella dignità che gli compete e che gli è stata indecentemente strappata dagli attuali nostri paladini della politica con capo il trio delle meraviglie Gigantelli – D’Addabbo – D’Autilia”.

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