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Rutigliano dice no a Turi

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Neve, pioggia, danni al controsoffitto ed infine protesta rutiglianese. È nell’occhio del ciclone la situazione dell’ITC “S. Pertini” di Turi che in quest’ultimo periodo sta incontrando una serie di ostacoli alla sua attività.

Non è bastato il botta e risposta sull’accorpamento scolastico del mese scorso, come la chiusura per danni provocati dalla neve alla struttura scolastica, ma presto ripristinati. Oggi rileviamo anche una polemica sorta da parte degli organi scolastici e politici rutiglianesi che vogliono ostacolare l’accorpamento dell’ITC “Montale” con il “S. Pertini” di Turi.

“Un anno di proroga per ridare autonomia al Montale” è la richiesta delle parti politiche inviata alla Regione per dire NO all’accorpamento con Turi. Questa è la richiesta avanzata dal Comitato di coordinamento delle Associazioni dei settori socio-culturali di Rutigliano che si sono riuniti per affrontare la situazione, da loro definita “gravissima”, venutasi a creare nella popolazione a seguito dell’accorpamento dell’I.T.C.S. “Montale” di Rutigliano con l’I.T.C.S. “S. Pertini” di Turi, deciso dalla Regione Puglia in applicazione  del D.L.vo 31 marzo 1998 n. 112, del D.P.C.M. 25 gennaio 2008, del D.M. n.4/2011.

La perdita di un’autonomia scolastica ha portato l’intera cittadinanza rutiglianese a mobilitarsi e definire “illegittima ed ingiusta” la decisione della Regione in quanto, secondo il Comitato delle Associazioni “non ha tenuto conto di fondamentali elementi valutativi”. Richiedono alla Regione e all’Assessore Sasso, l’immediata revisione della Delibera n. 125 del 25.01.2012, “concedendo all’Istituto “E. Montale” la proroga di un anno al fine di poter consentire agli organi scolastici e agli Enti competenti di portare dagli attuali 506 ai previsti 600, gli alunni frequentanti tale Istituto”. 

Le motivazioni addotte dal gruppo rutiglianese sono molteplici, come l’aumento delle iscrizioni che potrebbe verificarsi a seguito del nuovo indirizzo di studio “Grafica e Comunicazione”, attualmente in corso di svolgimento; con l’istituzione di un idoneo servizio di trasporto (pullman) degli alunni provenienti da Adelfia, Casamassima, Cellamare (attualmente non collegati con Rutigliano) grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, d’intesa con l’Ente regionale; con una maggiore attività di orientamento e di comunicazione.

Infine, si legge nella richiesta inviata alla Regione, “la nuova sede presso la quale saranno tenute le riunioni dei previsti organismi scolastici creerebbe delle notevoli difficoltà agli alunni e docenti facenti parte in quanto attualmente non esistono mezzi pubblici di collegamento tra i due Comuni interessati”. Pertanto è stata richiesta la proroga di un anno alla definizione scolastica.

Una polemica ed una protesta forte che ha coinvolto l’intera Rutigliano, quella che ha indotto alla richiesta di mantenere autonomo l’istituto scolastico e ancora non sono chiari i pareri degli organi competenti in risposta alla stessa. Sicuramente la questione dell’accorpamento scolastico continuerà ad interessare la gran parte dei cittadini e attenderemo il parere della Regione che sicuramente creerà forti polemiche anche all’interno del mondo scolastico turese. 

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