Paolo Tundo: “un nuovo modo di fare politica”
Lo scenario politico turese si arricchisce di un nuovo protagonista: Paolo Tundo. In realtà veterano della materia, ha iniziato un nuovo cammino verso quello che lui chiama l’epurazione della politica locale.
Fresco di nomina di segretario del circolo di Futuro e Libertà per l’Italia, Tundo cerca di spiegarci il perchè di questa scelta molto forte e drastica.
Dopo un’amministrazione da Lei definita deludente, come mai vuole continuare con la politica? Per rivalsa nei confronti dei suoi ex alleati oppure per iniziare un nuovo percorso?
La mia decisione è dipesa prettamente dalla delusione di aver dato un’immagine del “fare la politica” lontana dalle mie aspettative. Ho voglia di dare un cambio a questa prassi che si ripete puntualmente ad ogni amministrazione.
Quali sono i suoi obiettivi?
Il mio obiettivo a livello personale, è di dimostrare che la politica può davvero migliorare le sorti di un paese inteso come comunità di persone. L’obiettivo in qualità di segretario di un partito invece, è di creare una squadra quanto più coesa possibile e con vera voglia di lavorare per raggiungere degli obiettivi, anche se molto ambiziosi. Formare un politico non è una mission che può essere portata a termine in poco tempo. Bisogna che si pensi alla gestione del paese non per scopi personali, ma per necessità reali e collettive. Non c’è futuro per chi inizia a muovere i primi passi in politica se poi, davanti a loro, c’è gente abituata ai “tranelli”. Chiunque, verrebbe tagliato fuori con tanto di saluti e stretta di mano. C’è bisogno di mettere queste persone con le spalle al muro, costringendole a rinunciare alla loro voglia di accontentare soltanto i pochi prescelti.
Come mai ha scelto FLI abbandonando il PDL di cui Lei è stato sempre un convinto sostenitore e rappresentante?
In FLI la voglia di rinnovare è vera e molto sentita. Sin dagli alti vertici nazionali per terminare nei singoli comuni, il valore che accomuna questo partito è la voglia di una società sincera, che guarda al futuro con speranza e con giustizia. Una società in cui tutti possano avere l’opportunità di diventare qualcuno, dove il giovane o la donna possano sentirsi tutelati dallo Stato. Una società dove l’imprenditore può contare su una giustizia vera e veloce, una burocrazia snella e non oppressiva, un regime fiscale che punisca i corrotti e che incentivi la nascita di nuove realtà, che sia vicino a chi timidamente si affaccia al mondo del lavoro o dell’imprenditoria e che impedisca situazioni di stallo economico o recessione come purtroppo sta avvenendo da parecchi anni ormai.
FLI è un partito che si sta diffondendo nella nazione utilizzando soprattutto la multimedialità e questo fattore determina un maggior consenso soprattutto tra i giovani ormai sempre più all’avanguardia. Lei come intende attirare l’attenzione del suo Paese?
Camminando tra la gente sento forte il desiderio e la voglia da parte delle persone di cambiamento. Questa è la mia prerogativa. Creare una classe politica accessibile a tutti e dove chiunque possa avere la possibilità di esprimere la propria opinione o avere delle risposte certe e rassicuranti. Un buon 80% di attuali politici dovrebbe essere sostituiti con altrettanti volti nuovi e sinceri.
FLI nasce come parte del TERZO POLO in Italia. Lei intende continuare su questa strada oppure ha già degli accordi con altri partiti differenti?
Il colore politico non è importante. Ho un obiettivo ben preciso che cercherò con tutte le mie forze di diffondere il più possibile. Quello che cerco non è lo schieramento, bensì la voglia di lavorare per il paese. Non ammetto accordi sottobanco, favoritismi o clientelismi. È il paese in cui vivo che deve trarre dei vantaggi da qualsiasi gesto che ogni amministratore possa compiere. Personalmente sono convinto che questi valori possano essere molto forti tra i giovani. Loro sono ignari di qualsiasi gioco politico possa compiersi. Hanno voglia di far qualcosa per il paese e questo è molto bello ed importante.
Il suo ruolo nel partito quale sarà? Formerà una sua squadra di fedeli? Come pensa di attirare l’attenzione dell’elettorato?
Creare il politico di domani è il mio obiettivo principale. Collaborare con chi decide di seguirmi in questo cammino, diventa fondamentale. Se in tanti collaboriamo con lo scopo di migliorare quanto abbiamo, possiamo soltanto mettere in cantiere tante idee brillanti.
Qual è stato il motivo per cui ha scelto i colori di FLI pochi mesi prima delle nuove amministrative e non magari al principio della sua fondazione, circa un anno fa?
In realtà dei contatti ci sono sempre stati con i vertici del partito. Non ho voluto rompere col PDL perché ho sempre sperato che arrivasse il momento di poter governare come io ho sempre voluto fare. Invece quel momento non è mai arrivato, ma al contrario siamo arrivati ad un epilogo drammatico.
Per le prossime amministrative si vanno delineando le liste con i propri candidati che dovrebbero presentarsi. Ha intenzione di presentare una propria lista con un candidato oppure cerca un’alleanza?
Rispetto alle ultime amministrative sono cambiate tante cose, in primis il numero dei consiglieri che è drasticamente diminuito. Personalmente penso che presentare tante liste sia tutto a danno dei cittadini. Cercherò fino alla fine un’alleanza con chi è vicino ai miei valori, a prescindere dal colore politico. Se però, non dovessi avere questa fortuna, siamo nelle condizioni di poter presentare una nostra lista con un nostro candidato.
Secondo Lei quale delle liste ad oggi individuabili, potrebbe essere vicina alle sue aspettative?
In realtà ad oggi c’è ancora confusione. Ho posto la mia attenzione verso alcune situazioni. Penso che fra qualche tempo potrò individuare un’eventuale lista affidabile.