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Mercieri: “Dispiace che ci abbiano accusato di questo”

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Iniziano a profilarsi i nomi di chi si presenterà alla carica di sindaco e dalle colonne dei giornali si prospettano le alleanze, le condivisioni e … le rotture. Conosciamo i risvolti dei dialoghi che si stanno profilando tra i vari gruppi politici ma ancora poco chiari sono i disegni politici che andremo a votare. Questa settimana abbiamo lasciato spazio a Franco Mercieri e al suo movimento di cui, la scorsa settimana, abbiamo ascoltato dalla voce di un consigliere comunale.

Il segretario del PD, Piero Risplendente ha affermato la scorsa settimana, sulle pagine di un settimanale locale, che i dialoghi con il vostro movimento non sono stati azzerati ma “risultano difficili” a causa della rigidità del vostro statuto. Come interpreta queste parole?

Statuto e regolamento rappresentano per noi due documenti fondamentali.

Capiamo che qualcuno possa considerarli “rigidi”. Tuttavia, se si vuole veramente intraprendere un percorso di rinnovamento, riteniamo necessario partire da regole chiare e relativi elementi di garanzia.

Vi hanno accusato di avergli fatto perdere tempo perchè non avete voluto creare “forze politiche paritarie con un nuovo soggetto politico e un nuovo logo”. Un mancato accordo determinato, a detta di Risplendente, dagli “strateghi di Mercieri”.

Dispiace che ci abbiano accusato di questo.

Una serie di circostanze ha fatto sì che i tempi del dialogo si siano un po’ allungati, non certamente per strategie a cui alludevano.

In quanto al rapporto paritario, sottolineiamo il fatto che noi siamo un gruppo civico trasversale, i cui componenti hanno messo da parte le proprie ideologie politiche ed i colori del partito di provenienza, per concentrarsi in modo assolutamente paritario alla soluzione dei problemi del nostro paese. Di questo bisogna tener conto.

Era stato annunciato, per gennaio, la presentazione del vostro programma. Ma siamo a febbraio e ancora si attende la sua lettura.

Il programma, infatti, è già pronto, sebbene, allo scopo di garantire la più ampia partecipazione, lo riteniamo ancora non chiuso. S’invitano quanti vorranno prenderne visione, per eventuali suggerimenti di modifica o integrazione, a recarsi presso la nostra sede ogni sabato pomeriggio.

Tra le sue file si legge il nome di Domenica Lenato. Come valuta il suo operato in questi 5 anni? E il suo elettorato, rappresenta il nuovo o il vecchio sistema di “far politica”?

Domenica Lenato è stata una delle promotrici del Movimento “Impegno per Turi”. In questi due anni di “cantiere”, ha profuso il suo impegno per la stesura dello Statuto, del Regolamento e del Programma del Movimento. E quindi, si è guadagnata sul campo la candidatura nella lista di “Impegno per Turi” per il rinnovo del Consiglio Comunale previsto per il 6 e 7 maggio prossimo.

Sicuramente non spetta a noi giudicare il suo operato nel corso dei cinque anni scorsi. Però, una considerazione viene spontanea. Il suo comportamento insieme a quello di Franco Petrera e della dott.ssa Spada, sin dal primo momento, è stato improntato alla coerenza e al rispetto della volontà dei propri elettori. Si pensi all’adozione del PUG. Si può certamente dire che se Turi oggi dispone dopo trentacinque anni, di un nuovo Piano Urbanistico Generale si deve a buona parte dei consiglieri di minoranza ed in modo particolare alla consigliera Domenica Lenato.

Ed in fine, non crediamo assolutamente che Domenica Lenato esprima il vecchio sistema di fare politica. Da tempo siede nei banchi dell’opposizione appunto perché coerentemente non ha voluto tradire la volontà degli elettori, ai quali a maggio 2007 era stato promesso di amministrare Turi facendo una politica nuova. Cosa che in vero, è sotto gli occhi di tutti, non è avvenuto.

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