Rifondazione Comunista su accorpamento ITES Pertini – ITC Montale

L’accorpamento dell’ITES “Pertini” di Turi con l’ITC “Montale” di Rutigliano è una vittoria del buon senso, della politica sana, dei cittadini che hanno protestato, della scuola pubblica non mortificata dalle insane lotte campanilistiche e dalla voracità di una certa politica.

È evidente che adesso tutti salgono sul carro dei vincitori e tutti manifestano approvazione per un risultato del quale intendono in qualche misura accaparrarsi il merito.

La nota di Boccardi esprime un compiacimento per il risultato che consideriamo sincero, evidentemente, ma viziato da un’interpretazione dei fatti in qualche misura propagandistica e dal sapore elettorale. Ci atteniamo ai fatti e ai documenti per far notare al consigliere regionale alcuni elementi.

Intanto il consigliere regionale, non componente della Giunta Regionale, non può avere con l’assessore regionale Sasso “ritenuto opportuno ascoltare la richiesta del preside De Leonardis”. Il suo impegno per la questione non lo mettiamo in discussione, ma far credere che in qualche modo il risultato sia il prodotto di una scelta di Boccardi è fuorviante. E qual era stato l’impegno, reso pubblico dallo stesso consigliere Boccardi?

Dopo l’incontro con la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, la dott.ssa Stellacci, il consigliere regionale Boccardi e l’assessore provinciale Resta (che ricordiamo aveva votato la sciagurata scelta di accorpamento con Locorotondo) rilasciavano un comunicato col quale entusiasticamente dichiaravano che “la Dirigente, (la dott.ssa Stellacci) su sollecitazione del consigliere regionale e dell’assessore provinciale, ha pertanto promesso di cassare l’ipotesi Turi-Locotorondo, e ha assicurato che presenterà alla Regione, per quelle che sono le sue competenze, la conferma dell’autonomia all’Istituto Tecnico Commerciale Sandro Pertini di Turi”.

Ebbene, l’USR Puglia, nel documento della giunta regionale, ha manifestato parere concorde con quanto deliberato dall’amministrazione provinciale, vale a dire che fosse stato per l’Ufficio Scolastico Regionale, Turi sarebbe stata condannata all’accorpamento con Locorotondo.

Le rassicurazioni che i delegati comunali di PD, SEL e PRC avevano ricevuto dall’assessore regionale Alba Sasso, invece, che manifestava apertamente contrarietà all’autonomia e apertura all’unica soluzione rispondente ai criteri del piano di dimensionamento regionale (unire scuole vicine del medesimo indirizzo), erano, alla luce di quanto effettivamente avvenuto, le più fondate.

Ciò significa che è tutto merito nostro? Ovviamente no.

È merito dei cittadini che hanno espresso il proprio dissenso, anche firmando la nostra petizione, merito dell’ITC Pertini che si è mosso con grande dignità e forza per manifestare il proprio aperto dissenso per una scelta (quella della Provincia) mortificante, merito delle persone, delle forze politiche, delle associazioni locali che hanno lavorato per l’interesse della scuola, merito dei media locali che hanno dato ampio risalto alla questione, merito della FLC CGIL che ha svolto un lavoro importante di mediazione a livello provinciale e regionale. È merito anche del consigliere Boccardi, certamente, per aver contribuito alla causa, pur ottenendo, non certo per colpa sua, promesse non mantenute che non è il caso di celebrare.

È merito, come dicevamo prima, del buon senso che ha messo in rete sindacati, giornali, cittadini, partiti, associazioni. Per una volta, evitiamo di cavalcare un evento per celebrare sé stessi e applaudiamo Turi che ha saputo difendere la ragionevolezza delle proprie richieste.

Rifondazione Comunista esprime la propria soddisfazione per un risultato che garantisce alla comunità di Turi il mantenimento di un istituto di qualità. Al di là delle beghe politiche, quel che conta è soltanto questo. La scuola pubblica è l’elemento fondante per la crescita di una comunità e oggi Turi ha scritto una pagina felice per sé stessa.

Lavinia Orlando

Sez. Rifondazione Comunista TURI