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Debito comunale. Una vicenda mai chiarita

 genghi

Turi – Torno per l’ennesima volta a parlare dei BOC (buoni obbligazionari comunali), piraticamente il debito nel comune di Turi. Questo in seguito alla ormai conclamata reticenza da parte del sindaco Gigantelli a fare chiarezza sul loro contenuto, in quanto, i tanti indizi creano allarmismo per la pericolosità degli stessi una possibile ricaduta a danno dei cittadini essendo strutturati con gli SWAP derivati. Gli SWAP sono strumenti derivati collegati al rischio di credito di un’emittente che consentono di coprirsi dall‘eventuale insolvenza del debitore. Invece, uno strumento finanziario si definisce “derivato” quando il suo valore è basato sul valore di mercato di altri beni. Ciò che si trova alla base dei titoli  derivati si “attività sottostante” e può avere diversa natura: azioni, obbligazioni, indici, merci, o anche derivati. Da questa esposizione sintetica si può avere l’idea di quanto sia tecnicamente complessa e anche molto rischiosa questa materia finanziaria. Detto ciò, anche a causa dell’evolversi della crisi finanziaria che ha investito le Banche, quali ricadute potrebbero abbattersi sul nostro debito comunale costituito dai BOC pericolosamente strutturati? Dal momento che non è dato sapere il contenuto del contratto con la Banca, da diversi anni continuo ad esporre la mia preoccupazione a difesa dell’interesse collettivo continuando a chiedere al sindaco, che si finge sordo, di esaminare la documentazione e di prendere i relativi provvedimenti come quello di estinguerlo con un altro mutuo più sicuro. Questo è già stato fatto in altri comuni da sindaci più avveduti a  questi, come ad altri, problemi.

Qui, invece, né il sindaco, né il vice sindaco, né gli assessori, né i consiglieri della maggioranza e neanche quelli dell’opposizione, né la segretaria comunale, anche nella veste di direttore generale e tanto meno i revisori dei conti, in questi cinque anni, hanno mai avuto il dovere, la responsabilità, la sensibilità, e neanche la sola curiosità di rendersi conto del contenuto di quella documentazione e di mostrarlo per convincermi che non c’è motivo di allarmismo. Solo il consigliere Ventrella, condividendo gli stessi dubbi, in Consiglio comunale, ha proposto che fosse istituita una commissione di accertamento ottenendo però un diniego da parte del sindaco Gigantelli che continua a tenere segregata la verità allo scopo di coprire i responsabili. Così, tutti quelli innanzi citati forse per non impelagarsi in cose al di sopra delle proprie conoscenze hanno preferito tenersi estranei alla vicenda assumendo un atteggiamento omertoso: non vedo, non sento e non parlo, però tutti sono stati, alcuni da vecchia data, testimoni distratti di irregolarità finanziarie e contabili commesse nei vari comparti operativi, divenuta prassi consolidata nei decenni. In passato, perchè chiamati in causa dal sottoscritto, sulla questione dei BOC ne hanno parlato, barcamenandosi, sia l’ex sindaco De Grinantis che deliberò l’emissione sia l’ex funzionario del comparto economico e finanziario del comune, il dott. Faustino, tecnico garante dell’operazione. Entrambi hanno fatto, solo riferimento al risparmio sul costo degli interessi anche se fino ad oggi non hanno coperto neanche la metà delle spese concernenti l’intera operazione, ricordo, costata un milione e mezzo di euro. A questo punto la questione rimasta a lungo in sospeso va chiarita una volta per tutte e nel farlo richiamo l’attenzione della cittadinanza sull’evolversi della situazione, in quanto, la smetta il sindaco di fare il finto sordo e tiri fuori la documentazione uffciale, essendo un atto pubblico, e la mostri per accertare la eventuale pericolosità che si cela nelle circa dieci pagine delle clausole contrattuali. Questo il sindaco Gigantelli è in obbligo di farlo, perché in mancanza di ciò la cosa potrà essere definitivamente interpretata come occultamento della verità, tradimento degli impegni presi con il giuramento fatto al momento dell’investitura a sindaco e quindi reo di omissioni in atto pubblico. Se non saranno mostrati i documenti la certezza dell’inganno fatto a danno della comunità e tenuto nascosto, prenderà il posto dei tanti dubbi finora espressi. Per cui se il sindaco preferirà non rispondere come ha sempre fatto sarà opportuno ricordargli che di fronte alla pubblica opinione continuerà a fare una bella figura, come quelle menzionata da Emilio Fede e spesso ripresa da Striscia la notizia: “una bella figura di m…”

Cordiali saluti

Angelo Matteo Genghi

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