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Casa di reclusione: situazione positiva per la UGL

polizia penitenziaria

Turi – Si è conclusa nella tarda mattinata del 25 gannaio la visita sui luoghi di lavoro della delegazione dell’UGL-Polizia Penitenziaria composta dal Segr. Reg. aggiunto, dott. Vincenzo Lamonaca, dal segr. prov.le, dott. Matteo Padovano, e dal delegato locale, Francesco Cardetta.

Durante la visita, la delegazione dell’UGL-Polizia Penitenziaria accompagnata dalla neo-Comandante del Reparto, comm. dott.ssa Graziana Laricchiuta, ha potuto apprezzare gli sforzi profusi dalla locale direzione e dal nuovo funzionario di Polizia Penitenziaria per cercare di ridurre le tensioni lavorative, creando un clima sereno tra il personale lavorativo. Siamo convinti che altrettanto significativo sarà il contributo della dott.ssa Laricchiuta alla revisione dell’organizzazione del lavoro dell’Istituto. “il livello strutturale interno è risultato molto positivo e igienicamente ben curato” – ha commenato all’uscita dalla visita nel carcere il dott. Lamonaca, che non ha mancato di aggiungere il serio problema che si affaccia con il turnover del personale che andrà in pensione.

Questo aspetto, aggiunge il dottore, si unisce al serio dramma del sovraffollamento delle carceri e che interessa Turi come l’intera regione. Turi “ha una popolazione detenuta pari a 180 per una capienza regolamentare pari a 110, e quindi un indice di sovrappopolamento pari ad oltre il 160% (significativo, ma non certo comparabile al 190% di Lecce, o al 210% di Taranto…), con ovvi riflessi sui carichi di lavoro dei colleghi e sulle attività di sezione e del connesso nucleo traduzioni”.

“Sebbene dall’esterno la struttura lasci un po’ a desiderare, – rinforza l’UGL – siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’igiene e dalla pulizia dei luoghi di lavoro e dalla conservazione degli interni dell’istituto. La cappella interna è molto bella e ben curata. Va il nostro merito ai “lavoranti”.

Ovviamente, la storicità della casa reclusione non può che creare problemi nella gestione delle manutenzioni necessarie, specie quelle di natura straordinaria, per le quali, al pari della Casa Reclusione di Trani, è necessario interfacciarsi con la competente Soprintendenza ai Beni Architettonici. Si è parlato a Turi della costruzione del nuovo Carcere. Voi cosa ne pensate? “È difficile” – commenta il dott. Lamonaca. “Posso aggiungere che è cambiato il responsabile, e il nuovo commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria, Sinesio, che ha sostituito il precedente, Ionta, dovrà valutare le varie situazioni e bisognerà capire come vorrà operare in merito. Comunque è stata presa in considerazione una struttura a Carbonara, stiamo aspettando il responso”.

Al Direttore della Casa Reclusione di Turi, dott.ssa Maria Teresa Susca, sono stati descritti gli interventi che l’UGL-Polizia Penitenziaria ritiene indispensabili apportare alla struttura, a tutela del personale come il muro di cinta, i dispositivi anti-fumo, le infiltrazioni d’acqua, operare le verifiche di staticità della struttura.

“Abbiamo riscontrato la necessità di una razionalizzazione della gestione delle problematiche sanitarie dell’utenza, che si riverberano sul lavoro svolto dagli uomini addetti alle traduzioni, in termini di movimentazioni, sproporzionate rispetto al numero di unità in forza al locale Nucleo Traduzioni. Infatti, le movimentazioni dell’utenza per motivi sanitari potrebbero essere drasticamente ridotte se invece di spostare il paziente-detenuto, con ovvi rischi per la sicurezza sul territorio e dispendio di risorse, umane, strumentali e finanziarie, fosse lo specialista a recarsi in carcere, magari concentrando le visite non urgenti di quella specializzazione in un giorno ad hoc”.

L’UGL-Polizia Penitenziaria è convinta che in tempi di crisi economica profonda, come quelli che stiamo attraversando, vada richiesta alla competente ASL/BA, che ora gestisce anche la sanità penitenziaria degli istituti carcerari della provincia di Bari, uno sforzo in termini di maggiore managerialità, prestando collaborazione all’Amministrazione Penitenziaria, senza arroccarsi in inutili e sterili posizioni particolaristiche. “Auspichiamo, quindi, da parte della Direzione Generale della ASL/BA il giusto segnale di attenzione, affinchè i sacrifici, che i contribuenti stanno affrontando per migliorare i conti pubblici, non siano vani”.

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