Turi: la cittadinanza e i piccoli amici a quattro zampe
La realtà turese, come quella di tutti i piccoli sobborghi cittadini, è fatta di persone, anche spesso accompagnate da amici a quattro zampe, quali cani e gatti, animali domestici che alle volte diventano quasi componenti del nucleo familiare. In questa sede, però, l’amico a quattro zampe di riferimento è il cane che, oltre ad aver bisogno del nostro costante affetto, necessita di cure molto particolari che sono necessarie alla tutela della sua salute e ad evitare che possa trasformarsi in pericolosi veicoli di patologie trasmissibili all’essere umano.
La trasmissibilità ha un nome tecnico: zoonisi, intesa come la capacità che un virus ha di essere trasmesso dal cane all’uomo, che può manifestarsi o per via aerea o tramite contatto. Una di queste patologie che facilmente possono attaccare l’uomo è la Lesmaniosi.
A Turi, la lesmaniosi, sembra aver colpito solo due persone; nonostante la profilassi, attraverso mezzi di prevenzione veterinaria, sia comunque orientata a evitare tali spiacevoli conseguenze per l’essere umano.
La lesmaniosi colpisce dapprima l’animale attraverso un cosiddetto “vettore” che può essere un insetto (zanzara o moscerino), pertanto, al fine di limitare il rischio di contagio, è sempre opportuno evitare di transitare con il proprio animale, in prossimità di acquitrigni stagnanti o pozzanghere d’acqua insalubre, ove prolificano insetti, visibili spesso anche ad occhio nudo. È importante stare attenti ed evitare in particolar modo che il cane si abberevi, attingendo da queste fonti malsane, avendo cura che le sue necessità idriche e alimentari vengano soddisfatte in contenitori appositi (ciotole), accuratamente e costantemente pulite dall’uomo.
Gli strumenti attraverso i quali ci si può preservare dalla malattia sono essenzialmente due:
– Una dovuta profilassi, secondo le indicazioni del veterinario
– L’utilizzo di collari che tengano lontano gli insetti nocivi.
Diagnosticare la lesmaniosi sul proprio animale è alquanto complesso, poiché i suoi sintomi non sono intellegibili e facilmente identificabili; spesso si manifesta come una semplice gastroenterite e quindi fronteggiata in maniera inappropriata; d’altro canto la malattia, se capita e presa in tempo, può essere curata, tutto sta nell’osservare e conoscere il nostro amico a quattro zampe.
Gli argomenti che riguardano la salvaguardia della salute del cane, nel rispetto non solo dell’animale, ma anche e soprattutto dei padroni, sono tali e tanti che la loro trattazione e approfondimento dovrà essere svolto sia nell’ambito del gruppo di lavoro, ma soprattutto attraverso incontri mirati con la popolazione, affinchè le nozioni comportamentali principali, divengano il pane quotidiano per il nostro benessere e quello del nostro fedele amico.
Vito Giannini
per “Impegno per Turi”