Tundo: ‘Non volevo dimettermi. Sono stato defenestrato’
Turi – Nell’ultimo Consiglio Comunale del 29 dicembre 2011, l’assessore De Florio e Luisi si sono dichiarati indipendenti dal gruppo consiliare del Pdl, pur restandone iscritti a livello nazionale. La dichiarazione di indipendenza subito dopo l’attacco mirato al cuore di Paolo Tundo dopo le sue affermazioni rilasciate al nostro giornale.
Durante queste vacanze la diplomazia è andata avanti. Si è cercata una soluzione che a Tundo potesse star bene: Carenza, Cazzetta… alla maggioranza andavano bene praticamente tutti. Tutti tranne Paolo però che ha dovuto accettare la nomina del Sindaco che vedeva ritornare accanto a se Franco D’Addabbo.
Cosa è accaduto – abbiamo chiesto all’ex vicesindaco Tundo – in questi giorni? “Ho pagato il prezzo di aver detto la mia idea sulla Zona Pip e sui problemi idrogeologici che la riguardano. Le mie parole di critica nei confronti dell’operato di questa amministrazione avevano un senso generale. Mi riferivo infatti al clima politico del 1978 dove i litigi personali hanno fatto perdere a Turi l’occasione di avere una delle prime zone industriali del nostro territorio. Le mie affermazione avevano un senso propositivo e buono. Volevano essere uno stimolo per meglio agire in questi ultimi mesi. Sono state fraintese. Se oggi non sono più vicesindaco solo perché ho esercitato la mia libertà di pensiero allora sono felice di non esserlo più.”
Dunque lei non crede di aver fatto errori? Potrei anche aver sbagliato. Con umiltà sono pronto ad ammetterlo e chiedere scusa. Ma avrei gradito che lo stesso trattamento a me riservato fosse stato pensato per la dott. De Florio che ha fatto e detto cose peggiori delle mie. Nessuno dimentica la sfiducia al nostro Sindaco e oggi tiene in scacco l’amministrazione con Luisi. Lei è assessore e io sono stato defenestrato. Non è giusto. Dov’è la coerenza? Da quando siedo in Consiglio Comunale ho sempre detto che la Zona Pip individuata non è idonea per problemi di dissesto idrogeologico. Per questo sono stato punito e umiliato!
Lei dunque pensa di essere stato destituito perché ha chiesto lo spostamento della Zona Pip? Non volevo dimettermi ma mi è stato chiesto con violenza. Non avrei mai accettato l’idea che l’amministrazione fosse caduta a causa mia e in quel Consiglio per senso di responsabilità mi sono dimesso. Ma di fatto sono stato defenestrato per motivazioni non valide. La maggioranza prima di mandar via l’uomo più suffragato avrebbe dovuto ascoltare con attenzione le mie ragioni e le mie motivazioni. Non sono stato neanche invitato all’incontro di maggioranza. In Consiglio nessuno mi ha speso una sola parola per difendere le mie ragioni.
In quel Consiglio il Sindaco ha definito le sue parole come sono Aria-Fritta? Sono stato isolato e per questo credo che tutto sia stato programmato. Ma anche se non fosse così non ha importanza. La realtà è questa. La delusione più grande è vedere oggi assessore chi ha messo 7-8 volte in crisi Gigantelli, che io ho sempre difeso, senza che mai nessun provvedimento fosse né preso né pensato.
Lei si era proposto come guida di una futura coalizione post-Gigantelli. Non crede che ora la sua candidatura a sindaco sia definitivamente svanita? Alcuni amici loro mi hanno detto che così facendo mi hanno messo fuori gioco. Forse mi vedevano come un pericolo per la carica di Sindaco. Non saprei, ma non è un problema mio. La verità fa male a qualcuno. Io volevo solo un risultato concreto: il Pip a Turi.
Paolo oggi è ancora assessore? Sto riflettendo e ho bisogno di un po’ di serenità per capire cosa fare. In ogni caso la mia mente è rivolta al futuro. Quello che è accaduto vive nel passato e per me è una questione chiusa.