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“LA TURI CHE VORREI” CON COLAPIETRO E TAURO

sante e pierino

Le prossime amministrative si avvicinano inesorabilmente. Alleanze o protagonisti in vista di un appuntamento di estrema importanza, nonostante il tempo che ci divide stia diventando davvero poco, non se ne vedono. Sembra di camminare in un sentiero di campagna durante una notte d’inverno, dove le uniche compagnie sono il freddo e il tenue bagliore dei riflessi della luna resi colorati di rosso da una fittissima nebbia. Tutti sanno che ci si sta muovendo, ma nessuno rivela le varie compagini che vanno via via tracciandosi, anche nel rispetto dei cittadini che, ancora una volta, saranno costretti a subire l’ennesima tornata elettorale identica alle altre passate. Tanti candidati sindaci, sostenuti da loro uomini di fiducia, che cercheranno di strappare un voto ad amici e parenti, con la promessa di una “Turi migliore”.

Quando si parla di politica a Turi, non ci si può dimenticare di Pierino Colapietro e Sante Tauro. Protagonisti dello scenario politico locale, lo sono sempre stati,  tramite la loro dedizioni alle sorti del paese. Non hanno mai temuto le conseguenze delle loro dichiarazioni perché, come sostengono all’unisono, “se si denuncia una violazione, non c’è querela che tenga. Non si può far passare attività che avvantaggiano alcuni e non tutti”.

Cercheremo di capire il motivo per cui hanno sempre acclamato una giustizia che, negli ultimi anni soprattutto, è stata soffocata in virtù di servigi poco utili ai turesi.

Nel quadro politico, vi ritenete uomini di destra o di sinistra? In conformità a quale elemento avete costruito la vostra etica politica?

Abbiamo sempre collocato la nostra vocazione politica al centro. Per noi è importante difendere valori come la religione, la famiglia, il rispetto dei principi su cui si sono basati i nostri padri costituenti, le fondamenta della nostra Costituzione. È importante anche mantenere alti i diritti dei dipendenti così come anche quelli degli imprenditori, perché sono due categorie che non possono fare a meno l’una dell’altra. Collocarsi al centro ci permette di poter dar voce a questo nostro principio, evitando di far pendere l’ago della bilancia da un lato a svantaggio degli altri.

C’è molta diffidenza nella politica e nei politici. Da cosa dipende?

A livello locale, ha avuto importanza il grande flop della filiera politica che, come pochissime altre volte era accaduto in passato, si è avuto in questo periodo. Gigantelli, Resta, Boccardi, Fitto, tre personalità con animo liberale, figure di estrema importanza, con ruoli fondamentali nelle istituzioni governative locali, non sono riusciti a far valere quanto il nostro paese richiedeva. È sotto gli occhi di tutti il tasso di disoccupazione oppure la valorizzazione dei prodotti locali, le ciliegie innanzi a tutto. Biseglie, grazie ai suoi assessori sono riusciti ad avere il ‘consorzio delle ciliegie ferrovie’, Turi, che da anni si dibatte per questo, rischia di perdere il ruolo da protagonista che gli compete, più di altre realtà locali, per qualità del prodotto.

I giovani, quasi sempre duri nei confronti dei politici. Voi come cerchereste di attirare il loro consenso?

L’unica possibilità che abbiamo è quella di mostrarci quanto più trasparenti possibili. Abbiamo dei progetti, delle necessità che bisogna attuare il prima possibile. Essere chiari con loro, servirebbe a far capire loro di cosa Turi soffre. Sarebbe utile ad attirare la loro attenzione e collaborazione, affinchè un progetto possa andare avanti con un largo consenso. Negli ultimi anni di amministrazione, il nostro consigliere Ventrella, ha firmato soltanto quei provvedimenti chiari, utili, scartando il marciume che puntualmente volevano farlo passare come necessario. Ora ne andiamo fieri di tutto questo e continueremo su questa strada presa e anzi, cercheremo di diffondere questi valori nell’animo di chi avrà voglia di dedicare un po’ del suo tempo alla nostra causa.

Con quale argomento cerchereste di far cambiare idea alle persone?

Turi ha bisogno di essere valorizzata in tutte le sue qualità. Abbiamo caratteristiche per avviare attività di turismo per il tramite del nostro centro storico. L’agricoltura dovrebbe essere valorizzata molto di più perché le nostre terre hanno caratteristiche che favoriscono la qualità di prodotti di cui noi già siamo leader. Ma questi sono dei piccolissimi esempi. Tra i nostri progetti c’è anche di creare una community virtuale, un portale aperto a tutti i cittadini, in cui ognuno avrebbe l’opportunità di poter suggerire qualcosa agli amministratori. Chi più dei turesi stessi conoscono i problemi del paese?

Di cosa Turi ha urgenza e che non è stato fatto?

La prima mission da attuare sarebbe il pareggio del bilancio. Inoltre, è fondamentale ottenere il marchio DOP per la ciliegia ferrovia e creare una città a misura d’uomo. Facebook, inutile negarlo, ha aperto una nuova frontiera nella comunicazione. La vivibilità di un paese passa proprio dalle necessità che noi abbiamo bisogno ed evidenziamo in qualsiasi momento, con chiunque. È nostro intento creare una pagina virtuale, intitolata “La Turi che vorrei”, in cui chiunque possa inviare un piccolo messaggio, un’indicazione per far capire all’amministrazione le mancanze di cui i cittadini hanno bisogno. Avviare quel processo che renderebbe l’amministrazione più vicina alla sua popolazione. Diffondere ad esempio l’importanza del P.U.A. (Porta Unica d’Accesso), uno sportello in cui tutti possono avere la possibilità di denunciare una situazione di disagio, sicuri che qualcuno prenderebbe in considerazione il problema, cercando di porre un rimedio quanto più condivisibile possibile. Un’altra urgenza di cui il nostro paese necessità è la grave piaga della disoccupazione. Noi proponiamo di sfruttare la nostra unica risorsa: l’agricoltura. Ci sono centinaia di ettari di terra incolti. Si potrebbe firmare una sorta di trattato con i proprietari di queste terre, in cui il comune si impegnerebbe a bonificare e renderli produttivi, facendo lavorare le tante persone che si trovano in stato di disoccupazione.

Elezioni comunale 2012. Avete intenzione di rendervi protagonisti della prossima campagna elettorale?

In realtà abbiamo iniziato a costruire un progetto ormai da tanto tempo. Le elezioni del 2012 sono un traguardo molto importante. Abbiamo alle spalle diversi anni trascorsi nella politica. Abbiamo maturato tanta esperienza e pensiamo che ora sia giunto il momento di mettere in pratica quanto imparato finora, cercando di evitare gli errori compiuti dalle amministrazioni precedenti, lavorando sempre per gli interessi dell’intero paese.

In caso di alleanze, chi, tra gli attuali uomini della politica che hanno espresso il desiderio di rendersi protagonisti, scegliereste di allearvi?

Tra gli attuali politici, o chi vorrebbe intraprendere questo cammino, le persone con cui avremmo voglia di collaborare, sono coloro che hanno davvero a cuore il paese. Abbiamo bisogno, ad esempio di un sindaco che apra la mattina il comune e che sia l’ultimo a uscire, chiudendolo. Abbiamo bisogno di gente che faccia il possibile per offrire a Turi e ai Turesi un’amministrazione loro “amica” con cui dialogare cercando di capire le varie problematiche, ponendovi delle soluzioni.

Per le prossime elezioni il nostro obiettivo è formare una squadra di persone che abbiano voglia di conseguire gli obiettivi che dovremo, in ogni modo, portare a termine. Parlando tra i nostri concittadini, tante sono le persone che condividono le nostre idee. Ora stiamo cercando di mettere su una squadra con cui costruire una lista e decidere il percorso migliore da seguire per raggiungere gli obiettivi che abbiamo prefissato.

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