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TUNDO: ‘QUESTO MODO DI FAR POLITICA DEVE FINIRE’

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Circa due settimana fa, a Sam­michele, si è inaugurata la sede pugliese della CTR srl (Consul­ting Testing Research srl). Fon­data da un nostro concittadino turese e presente già in tutta Ita­lia con sedi presso Milano, Na­poli, Vibo Valentia e Vicenza, la CTR group fa dell’innovazione tecnologica il suo cuore pulsan­te. Si occupa in primo luogo di prove non distruttive dagli im­pianti di raffinazione a quelli petrolchimici, dalla carpenteria pesante alle aziende produttrici di caldaie industriali.

All’inaugurazione era presen­te anche Paolo Tundo, legato all’impresa da rapporti di pa­rentela. Felice e sorridente ma altrettanto insoddisfatto: “Avete visto? – ci domanda il Vicesin­daco di Turi – Siamo a Sammi­chele per inaugurare una azien­da che ha le basi e le radici nel nostro paese”.

Paolo non vuole tacere e noi lo stuzzichiamo un po’ con il nostro stile: Vicesindaco, ci vuol dire che questa è un’al­tra sconfitta da apporre al petto della sua giunta? “Voi sapete fare solo domande pe­santi, vero? – sorride – In realtà non è così. Da 20anni non si fa a Turi la Zona PIP: Coppi, Stefa­nachi, De Grisantis e Gigantelli, nessuno ha mai fatto nulla. A Turi non cresce mai nulla e oggi mi sento deluso e amareggiato. Cinque anni fa ho lottato contro De Grisantis perché non volevo che Taralloro venisse a fare im­presa qui a Sammichele, e oggi nulla ho potuto subendo quanto deciso da altri nella nostra mag­gioranza.”

Ci perdoni, ma quali decisioni ha subito? “Personalmente ho sempre prospettato l’idea che la Zona Industriale fosse realizza­ta fra la Turi-Casamassima, sen­za guardare in faccia nessuno. Avremmo realizzato il Pip a co­sti inferiori. Non ho mai condi­viso la scelta di realizzarlo dove è stato oggi insistentemente previsto anche nel Pug. Pur non condividendo però ho sempre sperato che loro ci sarebbero ri­usciti. Non potevo e non volevo uno scontro interno, ma speravo che il Pip si facesse.”

Paolo, pur essendo Vicesinda­co, nulla ha potuto? “Ho su­bito mentalmente e fisicamente queste decisioni, è noto a tutti, e su queste scelte mi sono do­vuto appiattire. Sono molto de­luso dei risultati negativi che la mancata realizzazione del Pip ha avuto e avrà sul nostro paese. I nostri politicanti, senza ideo­logia, hanno creato questo disa­stro. Già dal 1978, un personag­gio di cui non faccio nomi, ave­va proposta la realizzazione di una industria a Turi che avrebbe occupato circa 600 lavoratori. Per un anno i soliti affaristi del­la politica hanno litigato e alla fine non s’è fatto più nulla.”

Il Vicesindaco è visibilmente inviperito ma noi vogliamo capire meglio la situazione. Dunque Tundo ha subito le scelte pur ricoprendo un ruo­lo importante in questa Giun­ta e avendo ottenuto un ampio consenso popolare. Afferma­zioni forti … ma si sente di in­dicare i responsabili di queste decisioni errate?

“Non serve fare nomi – Paolo scruta il nostro registratore e ri­torna a pesare le parole – quan­do c’è la cattiva politica e quan­do ci sono interessi personali, anche di vecchi ex-politici…”

Le sue parole pesano come macigni… “Non ho paura – ci interrompe Paolo – ad affer­mare la semplice e sacrosanta verità. E’ la terza azienda turese questa! La terza azienda turese guidata da miei amici persona­li che si insedia a Sammichele e io sono inerme. Sono distrut­to dentro e mi spiace che alla fine vincano sempre quelli che hanno interessi personali. Io ho sempre voluto e voglio tutt’oggi che ci sia il Pip a Turi, ed è per questo che sono critico e propo­sitivo”

Certamente le sue critiche sono forti. Non teme reazio­ni da parte del Sindaco? Non teme di perdere il suo ruolo? “No! Non temo nulla. Anzi, mi sento offeso come cittadino e non intendo subire più nessuna pressione. Oggi voglio essere li­bero di parlare. Questo modo di fare politica deve finire subito per il bene di tutti. La mia poli­tica non è come la loro. Politica che ho subito. I miei valori sono di trasparenza e legalità. Questa è la differenza. La maggioranza ha modalità politica diverse. Ne prendo atto ma non intendo più tacere.”

Con queste parole vuol dirci che la prossima amministra­zione dovrà comunque porsi in discontinuità da questa? “Certo, non ci sono dubbi su questo. La politica a cui sono stato sottomesso deve cambiare subito. In questi anni, mio mal­grado, hanno vinto sempre gli uomini più forti e non l’amore per Turi. Ma sia chiaro, il mio amore e il mio desiderio di fare di Turi un paese migliore è stato sempre lo stesso e così, immuta­to, resterà.”

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