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LA FESTA DELL’ALBERO. UN BENVENUTO AL CARRUBO

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Turi – Lo scorso anno si è trattato di un melograno, quest’anno è stato il carrubo, l’albero scelto per celebrare la Festa dell’Albero presso la scuola media di Turi “R. Resta”.

Alla presenza degli studenti della Scuola Secondaria di Primo grado e della Scuola Primaria “P. De Donato Giannini”, insieme ai rispettivi dirigenti scolastici, docenti, rappresentanti genitoriali, al sindaco dei ragazzi e dell’Amministrazione Comunale, è stato dato il benvenuto ad un albero da frutto che oggi sta divenendo sempre più raro nel nostro territorio.

Un’occasione non solo di condivisione scolastica ma di sensibilizzazione nei confronti della Natura, di rispetto delle sue bellezze e della sua difesa. Rispettare la Natura è rispettare se stessi e il prossimo, valori questi che sono risuonati dalla voce dei dirigenti scolastici e dallo stesso sindaco Gigantelli che hanno supportato le riflessioni che alcuni studenti hanno manifestato con poesie e letture. Il rispetto del paesaggio naturale si unisce anche al corretto comportamento cittadino nei confronti dei rifiuti e cattivi comportamenti rappresentano un rischio per l’intero ecosistema. “La Natura ci aiuta a vivere. Da’ alimento e ci fa respirare”. Questi i messaggi ascoltati e cantati da tutti i presenti che hanno applaudito al momento del completamento della sistemazione dell’albero del carrubo.

Il Carrubo è una pianta originaria del bacino meridionale del Mediterraneo. La crescita del carrubo è lenta, la sua longevità molto alta, fino a 500 anni. La produzione di frutti per albero è molto grande. La polpa dolce di questo frutto, noto sin dalla più remota antichità, è abbastanza nutriente per cui certi popoli ne fecero, un tempo, una parte importante del loro vitto.

La polpa fresca è gradevole e ha un’azione leggermente lassativa; secca, al contrario, è astringente. Dalla fermentazione si può ricavare alcol, mentre i semi forniscono appretti e gomme d’impiego industriale. Inoltre con le carrube si preparano mangimi per gli animali; dalla scorza e dalle foglie si possono estrarre tannini. Da ultimo non va trascurato il valore ornamentale della pianta, molto indicata nell’abbellimento dei paesi costieri.

Ma perché festeggiare l’albero. In realtà già presso i Greci e gli antichi popoli orientali era diffusa l’usanza di celebrare feste in occasione della piantagione di alberi. I romani anticiparono l’odierna “Festa dell’Albero” e la più grande festa in epoca romana era la “Festa Lucaria” che cadeva il 19 luglio, nel corso della quale, oltre ai riti propiziatori si festeggiavano gli alberi impiantate nei mesi precedenti.

In epoca moderna si è affermata negli Stati Uniti, una celebrazione per gli alberi, in conseguenza di gravi disastri naturali dovuti principalmente ai grandi disboscamenti che interessarono quei territori. Nel 1872, il Governatore dello Stato del Nebraska, Sterling Morton, decise di dedicare un giorno all’anno alla piantagione di alberi, fu chiamato Arbor day.

In Europa si diffuse negli anni successivi e, in Italia la prima “Festa dell’albero” fu celebrata nel 1898 per iniziativa dal Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli. In seguito fu istituzionalizzata con la “legge forestale” nel 1923. Nel 1951 il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste stabiliva che la “Festa degli alberi” si dovesse svolgere il 21 Novembre di ogni anno.

La celebrazione si è svolta con rilevanza nazionale fino al 1979, poi è stata delegata alle Regioni che hanno provveduto a organizzare gli eventi celebrativi a livello locale. Più recentemente, con la legge n. 113 del 1992, ogni Comune deve curare la messa a dimora di un albero per ogni neonato registrato all’anagrafe e su questa scia lo stesso sindaco dei ragazzi, Vito Busco, ha avanzato la richiesta all’amministrazione turese di applicare questa iniziativa nel nostro comune affichè possano aumentare gli spazi verdi di Turi.


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