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“SAN GIOVANNI BOSCO”: RESPONSABILITÀ MANCATE?

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Un’ordinanza di spostamento è il risultato della protesta delle famiglie dei bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia di via Ginestre e che da questa settimana riprenderanno la regolare attività didattica presso le aule del padiglione B della Scuola Primaria “De Donato Giannini”. Della questione, che ha coinvolto per circa tre settimane famiglie, dirigente e personale scolastico, oltre che l’Amministrazione Comunale, ne abbiamo parlato con la consigliera d’opposizione Tina Resta, ex Assessore alle Politiche Scolastiche della scorsa Amministrazione ed oggi presidente della Commissione di Controllo.

San giovanni_boscoForti i toni con i quali puntualizza l’assenza di responsabilità dell’attuale Amministrazione nell’intera vicenda. “La gestione della cosa pubblica non può spettare ai cittadini, ma alla classe politica che deve dare risposte chiare e precise”, non tamponando i problemi con soluzioni che non “sono affatto temporanee”.

“Preferisco sorvolare sull’incoscienza politica – afferma la Resta – di chi ha autorizzato la costruzione della struttura negli anni ‘80, di una scuola a ridosso di una dolina. Ipotizzata come una scuola primaria, per esigenze di utenza fu indirizzata e poi inaugurata come scuola dell’infanzia”.

“Quando ero Assessore alla Pubblica Istruzione – ha proseguito la consigliera d’opposizione – fu fatto un monitoraggio capillare della scuola con il geologo Gaetano Pirulli e l’ing. Monaco. L’Amministrazione precedente e l’Ufficio tecnico, si assunse la piena responsabilità politica e tecnica di tenere aperta la sede scolastica. Inoltre furono bonificate le aree attorno alle sedi scolastiche, che erano aree incolte, sistemati gli spazi gioco e le pavimentazioni esterne. Durante le feste natalizie, per chi ha la memoria corta, fu sostituita la pavimentazione interna così da non creare disturbo alle attività didattiche”.

Dal 2007 ad oggi, insieme all’emanazione di numerose e nuove norme per la sicurezza (vedi D.Lgs 81/08-D.Lgs 106/09) commenta la dott.ssa Tina Resta, è stato anche accertato che Turi è in una zona sismica e nella scuola sono comparse nuove crepe che chiaramente possono non avere nessuna correlazione con la dolina (cosa comunque da accertare!). Secondo la relazione dalla geologa Silvia Gabriele, eseguita nel 2009, erano stati indicati degli interventi successivi mirati al drenaggio delle acque che l’Amministrazione poteva eseguire. “Questa Amministrazione però – tuona la Resta – non ha fatto nulla ed ha continuato a tenere aperta la scuola.”

“I bambini – prosegue l’ex Assessore – il 12 settembre hanno iniziato a frequentare la scuola. Quindi se i genitori non avessero sollevato il problema, la struttura sarebbe ancora aperta.. Dopo la protesta delle famiglie si sono fatte tante riunioni, ma nessuno ha dato risposte certe e, in seguito, un’ordinanza sindacale sposta le attività didattiche presso la scuola elementare, mentre la struttura di via Ginestre sarà sottoposta a nuove indagini. Di fatto la scuola chiude davanti al dissenso dei genitori, mentre qualcuno scrive anche a “Striscia la notizia”. I genitori temono il peggio anche alla luce dei numerosi episodi che la cronaca denuncia”.

Quindi chiede – “perché non sono stati fatti gli interventi consigliati dalla geologa Gabriele? Perché non hanno monitorato costantemente la struttura durante questi anni, alla luce del fatto che Turi da tre anni è anche zona sismica? Perché quando ho proposto, durante il consiglio comunale del 7 settembre 2009 di creare nella sede di via Mola sezioni primavera per le scuole dell’infanzia, così come permetteva il bando regionale BURP n. 65 del 23 – 04 – 2008, non hanno accettato?” Dalla delibera di Consiglio Comunale n.46 del 2009 infatti, si evince come la proposta della consigliera Resta prevedeva di porre fine ai dubbi sulla sicurezza della struttura di via Ginestre, permettendo l’accesso dei bambini di 2 anni e mezzo, 3 anni nel complesso di via Mola, per il quale si richiedeva un finanziamento o ampliando le Scuole dell’infanzia esistenti. La Regione Puglia, infatti, nell’ambito del Piano “Famiglie al Futuro”, permetteva la possibilità di istituire anche sezioni primavera in strutture da recuperare come l’asilo nido di via Mola.

Se avessero accolto la mia proposta, oggi, avremmo avuto sezioni primavera in via Mola e la chiusura definitiva di via Ginestre. Invece loro hanno fatto orecchie da mercante e preferito concorrere per il solo asilo nido che sarà notevolmente costoso per l’Ente e per le famiglie e in questo momento non risulta essere prioritario”.

“Oggi invito quindi l’Amministrazione ad attivarsi velocemente con la Regione, alla luce delle attuali e urgenti esigenze del territorio, per tentare di  modificare la destinazione d’uso, così come fu fatto per la scuola dell’infanzia di Madre Teresa di Calcutta.”

Alla luce di tutto questo, vorrei fare dei ringraziamenti:

Grazie a tutti coloro che hanno sottovalutato e che continuano a sottovalutare che Turi è divenuta zona sismica tre anni fa (se ne ricordano solo quando ci sono crolli in TV e qualcuno lo dimentica quando si danno ancora concessioni edilizie in zone critiche);

Grazie per non aver effettuato gli interventi previsti dalla geologa nel 2009. (Forse non sembravano importanti e allora si è preferito far niente fino al 2011);

Grazie per aver bivaccato Giugno, Luglio, Agosto e Settembre, mesi in cui le attività didattiche erano sospese, per i lavori dei padiglioni della Scuola Elementare, creando oggi notevoli disagi e ulteriori spese;                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        

Grazie a tutti per la mancanza di responsabilità: una scuola non sicura si chiude, una scuola ritenuta sicura si tiene aperta. (Ma tanto fra sei mesi si vota e poi si vedrà di chi sarà la patata bollente!)”.

Per concludere vuole aggiungere qualcosa?

“Ho imparato nella mia esperienza politica e di vita che il tempo fa comprendere meglio i fatti e fa conoscere meglio le persone. Infatti si dice che il tempo è galantuomo, ma questo, devo dire con amarezza, è stato finora solo tempo perso”.

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