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SMENTITA LA CADUTA PER MALORE

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marciapiede carcere_1Si tratta di una caduta dovuta al marciapiede dimesso. È questa la reale causa che ha fatto perdere l’equilibrio ad un nostro concittadino, M. V. lo scorso 10 ottobre.

“A differenza di quanto scritto nello scorso numero di Fax, tengo a precisare che sono accidentalmente inciampato con il piede sinistro ad uno strato di cemento sul marciapiede malridotto della Casa di Reclusione di Turi. Non ho avuto alcun malore”. Così commenta stizzito il 77enne di origine siciliana, trapiantato a Rutigliano ed infine a Turi da 5 anni.

Leggendo il referto rilasciatogli dall’Ospedale Miulli, M. V. è partito da Turi con un trauma cranico e, dopo i dovuti accertamenti gli sono stati riscontrati “escoriazioni al ginocchio destro, alla mano sinistra, alla regione sopraccigliare sinistra. Nessuna perdita di conoscenza”. Questo è quanto si legge dal referto medico che il nostro concittadino ha voluto portare con se’ come prova per smentire quanto scritto la scorsa settimana.

marciapiede carcere_2Oltre alla caduta accidentale, M. V. mostra grande amarezza riferendo che il comune non può neppure risarcire le spese della rottura degli occhiali dell’anziano signore, poiché sprovvista di assicurazione. Rimarca però il suo ringraziamento “di vero cuore all’anonimo giovanissimo medico”, probabilmente non turese, che per primo ha prestato soccorso ed ha comunicato ai soccorritori del 118 di riferire un “trauma cranico”. Ringrazia sentitamente tutti coloro che sono accorsi al grido d’aiuto dell’amico del signore, giunti dagli esercizi commerciali vicini, e gli operatori del 118 intervenuti prontamente alla richiesta d’aiuto.

Diversi sono i cittadini turesi e che puntano il dito contro il marciapiede che accoglie l’entrata del Carcere. Una pavimentazione che ormai non garantisce un regolare passeggio e che spesso è causa di cadute, slogature o inciampi per chi lo attraversa. In tanti hanno ottenuto danni da caduta dovuta alle chianche che coprono il marciapiede dove le radici degli alberi che accoglie hanno ormai reso il suo transito un vero ‘salto all’ostacolo’. 

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