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“APPLAUSI PER UN FRATELLINO”

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Dopo la preghiera di ringraziamento, alla fine della Messa di anniversario dell’ordinazione, don Giovanni prende la parola per ringraziare tutti coloro che hanno preso parte alla sua vita di sacerdote, oltre che alla cerimonia. Una parola va ai sacerdoti presenti, a don Maurizio Caldararo, e infine… dopo un attimo di silenzio, don Giovanni è visibilmente commosso quando dice: “E per ultimo, ma non è ultimo, vorrei un applauso per un fratellino…” e qui si interrompe, in lacrime. Ma c’è chi ha già capito a chi si riferisce e inizia un applauso, spontaneo, sentito.

Un applauso che don Giovanni interrompe, perché ci tiene a sottolineare a chi si riferisce. “Penso a don Lino.” E qui l’applauso riprende, a lungo: chi in religioso silenzio, chi sussurra una parola alla persona che gli è accanto.  Ognuno ha un suo pensiero, una sua idea, un ricordo, e applaude per questo, perché è fortemente presente l’assenza del terzo sacerdote di Turi nella serata di festa per don Giovanni.

“Stamattina don Lino mi ha chiamato, mi ha detto di non poter venire perché gli è difficile essere qui in un’occasione infrasettimanale, ma mi ha fatto gli auguri… mi ha ringraziato per quello che ho fatto per lui…” Un attimo di silenzio, tra la voce rotta di don Giovanni …”ma io avrei voluto fare di più…” Le lacrime, poi un “lo sa il Signore. Pregate per noi, pregate per tutti i sacerdoti.”

Un lungo applauso suggella la frase, e il silenzio si accompagna ad una mancanza che si sente e che fa male, ma che a partire da questo momento sembra farsi più accettabile.

Don Giovanni si è infine rivolto ad un impassibile mons. Padovano: “Adesso ci sarà un altro sacerdote che la bontà del vescovo vorrà mandarci”.

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