L’ATTACCO DEL PUNTERUOLO ROSSO
(Nella foto: Disfacimento interno)
La scorsa settimana ci siamo occupati della palma della stazione di Turi, che sarebbe infetta dal temibile punteruolo rosso. Il Rhynchophorus ferrugineus (Olivier) ha origini in Asia dove ha provocato ingenti danni ad una particolare specie di palme. Nel 1994 c’è stata la prima segnalazione in Europa, in Spagna, mentre in Italia è giunto nel 2004.
Il Punteruolo rosso della palma compie il suo ciclo interamente all’interno della pianta ed ogni singolo individuo femminile ovidepone alcune decine di uova alla ascella delle foglie (per un totale di 100 fino a 300). Dalle uova schiudono in 2 o 5 giorni piccole larve, che con il loro apparato boccale masticatore scavano gallerie larvali causando disfacimenti dei tessuti. Le larve si muovono verso l’interno della palma scavando in profondità. Quando raggiungono la maturità si impupano in un pupario cilindrico fibroso. L’intero ciclo dura circa 2 – 3 mesi in funzione delle temperature quindi nei mesi primaverili-estivi si ha un incremento della popolazione. E’ importante considerare che nella stessa pianta si sovrappongono più generazioni dell’insetto fino alla completa distruzione della pianta ospite. Purtroppo i danni causati dal punteruolo si notano soltanto in una fase avanzata dell’infestazione e i sintomi più evidenti sono rappresentati da un inconsueto portamento della chioma che prende la forma di un ombrello aperto fino alla perdita delle foglie, sulle quali sono evidenti i fori di uscita dell’insetto. Nello stadio terminale dell’infestazione c’è un vero e proprio collasso della pianta. A quel punto il punteruolo rosso abbandona la pianta e migra su altre da infestare.
Esistono metodi di cura e di prevenzione, ma è importante agire in tempo e quindi con azioni di profilassi. Quando il punteruolo è individuato in un’area, non si può far altro che distruggere i focolai d’infestazione per impedire agli adulti di muoversi sulle altre piante.
La Regione Puglia sta monitorando la diffusione del coleottero rosso sul nostro territorio. Fino a febbraio di quest’anno Turi rientrava nella zona cuscinetto, ovvero nell’area non infestata, ma a rischio di invasione. Il dato più preoccupante viene, però, dal resto della Puglia, in particolare l’intero Salento ed il tarantino, dove il punteruolo rosso è praticamente presente ovunque. Perciò chi ritiene di avere una palma infestata dal punteruolo può contattare l’Osservatorio Fitosanitario che successivamente valuterà le misure fitosanitarie più opportune.
F. H.
In collaborazione con Giuseppe Mezzapesa
Alcuni fori di penetrazione
I fori da vicino
Collasso della pianta
Ciclo del punteruolo
Diffusione del punteruolo in Puglia