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Politica

“BISOGNA VINCERE PER BATTERE QUESTA DESTRA SCIAGURATA”

Catalano_logo-SEL

A quattrocchi con Nico Catalano, reduce da un infortunio ma già pronto per le prossime amministrative.

Come procede la guarigione dopo l’incidente?

“Il venti settembre sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico presso l’ospedale Miulli,per ridurre una frattura scomposta all’omero procuratami nel tentativo di evitare di investire e franare addosso ad un bambino comparso improvvisamente al centro della strada, mentre ero in bike, l’intervento è riuscito bene ed ora mi sto avviando sulla lunga strada del recupero completo”.

Torniamo alla politica. La sua candidatura è stata presentata in vista delle Primarie. Come vede e vorrebbe queste primarie?

“SEL e PRC nell’ottica di velocizzare un percorso e renderlo quanto più trasparente e partecipativo, hanno messo a disposizione una risorsa, ma anche un’idea programmatica per questa città ed infine una serie di criteri di costruzione di una lista coesa, seria e credibile che non ripeta i tanti errori del passato.

Mi auguro che attorno a questi temi i partiti del centro sinistra e tutte e tutti coloro che si ritrovano in questa determinata area si possono a breve confrontare. Sarebbe auspicabile che accanto alle primarie dei nomi, mettano in atto meccanismi di democrazia inclusiva quali per esempio delle primarie di programma, che rendano i futuri indirizzi programmatici di governo della città quanto più partecipati possibile. La gente ha il diritto ad esprimersi sui temi amministrativi in virtù dei tanti tagli imposti agli enti locali e che graveranno su tutti i cittadini, anche su quelli di Turi. Ad esempio, privatizziamo ed esternalizziamo tutti i servizi in cambio di premialità come riportato dalla finanziaria o no, tagliamo tutti i servizi o no, gestiamo in modo integrato con altri comuni alcuni servizi ed uffici al fine di risparmiare risorse o no, mettiamo in atto una seria politica di lotta a chi evade e chi elude senza guardare in faccia a nessuno o no, implementiamo la raccolta differenziata integrale nel rispetto dell’ambiente e dei nostri figli o no? E la stessa composizione della lista, vorrei che non fosse una semplice concertazione tra partiti e notabili, ma il risultato di un processo in cui il cittadino esprime e determina”.

Dunque cerchiamo di fare chiarezza: oggi Nico Catalano andrebbe alle primarie con Tina Resta, Mimmo Leogrande o un esponente del gruppo Mercieri?

“Non sta a me scegliere con chi confrontarmi alle primarie, i nomi da lei fatti sono tutti degni di stima e rispetto, ma la politica non è mai personale, è fatta di principi e di regole. A mio avviso ed in linea con le forze che sostengono la mia candidatura possono partecipare alle primarie del centro sinistra candidati di partiti e personalità della società civile che si riconoscono nei principi del centro sinistra o in quel nuovo ulivo che a livello romano in questi giorni sta prendendo forma.

È ovvio che chi è parte organica del centro destra, chi ha ricoperto ruoli chiave in forze o amministrazioni di centro destra,coloro che in pubblici comizi dichiarano di voler rifondare il centro destra, o anche chi a Turi è contro l’amministrazione Gigantelli ma altrove sostiene Berlusconi o simpatizza per una linea politica non di sinistra, per una questione etica e morale ma anche di serietà e rispetto verso gli elettori a cui non vanno riproposte le “scondite ed insipide” minestre passate, in cui eletti di una lista che si dichiarava di centro sinistra passavano candidamente a fare gli assessori o i capogruppo della maggioranza di centro destra, dicevo, queste tipologie di persona sono ovviamente esentate dal partecipare al momento consultativo primario”.

Nico Catalano può scegliere fra due ipotesi e senza alternative o giochi di parole degne dei migliori politici. La vittoria con una lista di uomini il cui insieme non è “coerente” al 100%, oppure la sconfitta e la relativa vittoria del centro-destra, ma in campo con una lista pienamente “coerente”. Cosa sceglie Nico Catalano.

“Bisogna vincere per battere questa destra sciagurata, ma bisogna vincere per amministrare bene. Come tenere assieme questi due inscindibili concetti? È questo il nodo attorno a cui partiti, soggettività espressione della società civile e movimenti devono convergere, è attorno a questo che ci giochiamo il futuro prossimo della nostra comunità. Una cosa deve fare riflettere: nell’ultimo hanno in Italia ci sono stati dei segnali importanti: dalla grande manifestazione del 13 febbraio “se non ora quando” alle vittorie inaspettate di Pisapia e De Magistris, alla vittoria dei cittadini al Referendum di giugno, alle grandi manifestazioni per la difesa dei beni comuni dell’estate appena passata, alla grande manifestazione degli indignati che si sta organizzando per sabato 15 ottobre.. Questi segnali devono fare intuire alla politica che la gente vuole contare, vuole partecipare, vuole decidere, e questo sta avvenendo anche se in modo minore anche a Turi. Forse è giunto il momento che la politica capisca che le liste costruite a tavolino, mettendo assieme portatori di voti e tutto il contrario di tutto, allo scopo di vincere per assecondare una serie di interessi privati e garantire l’autoconservazione di un ceto politico rispetto agli interessi del bene comune, è bene accantonarle, perché tali rischiano di essere invincibili “armade” solo sulla carta e niente più”.

Quando o entro quando si dovrebbero svolgere le Primarie?

“Stiamo in questi giorni riattivando gli incontri ed il confronto con il pd, che per quanto mi riguarda è fondamentale, allo scopo di trovare una sintesi sia sulle linee programmatiche e sia per le regole di un eventuale competizione primaria. A mio avviso è priorità fissare subito la data delle primarie e questa  quanto più vicina possibile e cioè non oltre dicembre-gennaio, questo per presentarsi agli elettori con una proposta vincente, seria, unitaria e condivisa” .

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