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DISCARICHE ABUSIVE: PUNIRE CHI INQUINA

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Dopo alcuni articoli pubblicati nei mesi precedenti sulla questione delle discariche abusive, continuano ad arrivare segnalazioni in redazione da parte di alcuni cittadini relative ad altre discariche sparse qua e là sul territorio turese. Questa volta un nostro lettore ci ha indicato due discariche a cielo aperto in una stradina di campagna. Esse si trovano in una traversa di via Ginestre, ovvero la stradina che porta da via Ginestre al cimitero. Percorrendo quella stradina, che offre uno spettacolo paesaggistico con tanti ciliegeti, dopo una curva a destra giganteggia una discarica in prossimità di una centrale del gas metano. Tanti i rifiuti abbandonati, perlopiù materiale per l’edilizia, come secchi, cemento, cartoni e tubi, ma non mancano materassi, televisori e piccole stampanti. Girando attorno al mucchio di immondizia, riconosciamo alcune lastre di amianto, come dimostrano le foto. A prima vista quei pezzi di amianto possono sembrare innocui, ma ci sarà pure un perché se dal 1992 in Italia l’impiego di amianto sia fuori legge. L’inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre patologie mortali. Il problema più grande riguarda ciò che circonda la discarica, ovvero campi coltivati di uva, ciliegie ed olive. Esiste la possibilità che una piccola quantità di sostanze inquinanti vada ad intaccare tali terreni? Quali sono gli effetti derivanti dai campi contaminati?

 

Abbiamo proseguito il nostro cammino, e, dopo appena 200 metri, ci siamo imbattuti in un’altra discarica, questa volta meno ampia. Qui troviamo sempre una buona quantità di materiale edile dismesso, un paraurti intero e tanti teli in plastica, contenenti alcune sostanze di cui non sappiamo esattamente la composizione. Di certo sappiamo che la plastica non è una sostanza biodegradabile e che in ogni modo queste discariche sembrano il modo più facile per disfarsi dei rifiuti. Urgono più controlli per tutelare soprattutto i titolari dei terreni confinanti. Chi sbaglia deve pagare e, chi non rispetta l’ambiente, danneggia non solo gli altri, dei quali egoisticamente se ne può anche fregare, ma tutti quelli che verranno.

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