PASSI CARRABILI: CONTINUANO I DUBBI
Da qualche settimana numerose parole sono state spese per raccontare, o meglio sollevare polveroni attorno ad un argomento molto importante per tutta la cittadinanza: i passi carrabili.
Abbiamo letto sulle pagine dei giornali locali uno scontro tra l’assessore alla Polizia Municipale, T. De Florio e il consigliere d’opposizione T. Resta senza però aver ben compreso il punto in cui si innesta la causa del contendere cittadino. Da una rapida ricognizione tra i turesi, appare subito chiaro come in molti non hanno ben compreso il motivo per il quale sono stati recapitati avvisi di pagamento per Passo Carrabile, a dire di tanti, ingiustificati.
Abbiamo cercato quindi di far luce sulla vicenda aprendo il regolamento comunale per la “Disciplina dei passi Carrabili nel centro abitato”, approvato con delibera di C.C. n. 04 del 21 febbraio scorso. Nell’articolo 2 dello stesso sono elencate le definizioni di quello che, oggetto della diatriba, risulta essere un Passo Carrabile. Secondo quanto disposto dalle norme in materia di Codice della Strada, si intende per Passo Carrabile l’insieme delle opere che collegano un’area privata, utile per la sosta o circolazione dei veicoli ed una privata e gli accessi a raso, anche senza opere. Nel primo caso c’è obbligo di esposizione del cartello e divieto di sosta; nel secondo caso, invece, è possibile godere di tali diritti previa comunicazione e pagamento di occupazione di suolo pubblico.
Come sottolinea però la consigliera Resta, alla quale sono giunte diverse lettere di protesta da visionare in sede di Commissione di Controllo, il problema nasce dal metodo dell’applicazione del regolamento. Una scarsa comunicazione alla cittadinanza che ha impedito a molti di regolarizzare il proprio difetto e un improvviso avviso di pagamento senza opportuna informazione ha determinato la nascita di numerose proteste che continuano ad alimentare dubbi sulla sottile e delicata questione dei Passi Carrabili.