TUNDO È IL CANDIDATO SINDACO
Il titolo è volutamente provocatorio ma non per questo privo di fondamento. L’intervista rilasciata sul nostro giornale dal vicesindaco Paolo Tundo la settimana scorsa ha scosso la già calda atmosfera politica. Parole dure e fortemente critiche nei confronti dell’attuale scarso dinamismo della maggioranza. Dichiarazione che tuttavia sono piaciute a Onofrio Resta, pare, che vedrebbe di buon occhio un Tundo come candidato Sindaco. Cosa ne pensa Tundo? “Nulla è ufficiale. Sono solo voci che tuttavia mi fanno molto piacere. Vanno nell’ottica di unire il centrodestra e il Pdl, migliorando la situazione attuale per il futuro di Turi. Voci che dovranno concretizzarsi nel momento opportuno”. Ma Tundo si vede candidato sindaco: “Il mio candidato sindaco ideale sarebbe Michele Boccardi, a lui darei tutto il mio sostegno. Ma se non si candidasse Boccardi, il Sindaco del Pdl sono io, con il sostegno pieno del consigliere Boccardi e non solo. Se intorno a me si riunisse anche Onofrio Resta e il centro destra tutto, ne sarei fiero e sarebbe il seme del cambiamento.
Un cambiamento che passa da un modo nuovo di fare politica. Passi dalla libertà di poter esprimere le proprie opinioni anche quando queste siano scomode. Un cambiamento che passi dal ritrovato senso di fare politica fra i bisogni della gente a cui dare risposte concrete”. Non teme Paolo lotte fratricide interne negli ultimi mesi: “L’unico mio timore è che si continui a perpetuare questo modo vecchio di fare politica. Paolo Tundo è pronto a fare non uno ma dieci passi indietro se tutti avessimo piena consapevolezza della necessità di consentire un ricambio generazionale, per età, per nomi, per idee. Sono pronto a farmi da parte per rinnovare dalla radice e completamente la classe dirigente che ha governato Turi negli ultimi 20anni.
Ma il farmi da parte non va inteso come una resa. Sono convinto e deciso a combattere con tutta la mia grinta e la mia passione per Turi. Ma non accetterò il solito candidato Sindaco piazzato dall’alto e non amato dai cittadini. La politica si fa per gli altri, non per noi stessi.”
