LETTERA … AD UN’INDIFFERENZA MAI NATA

Caro Occhiosalato, spesso nei tuoi articoli mostri uno spiccato interesse per la mia persona: osservazioni dettagliate, interpretazioni creative, ipotesi singolari. Grazie !! Perbacco!! Mi sento considerata!! I tuoi articoli frutto probabilmente di chiacchiere terapeutiche incrociate nelle quali si mescolano molti desideri, parecchie insinuazioni, un pizzico di cattiveria e qualche fatto, alcune volte mi fanno sorridere, altre volte mi amareggiano, ma non ti nascondo che ci sono momenti in cui ho pensato di volerti appendere al muro. Poi, mi passa.

Nell’ultimo numero de “La voce del Paese” hai scritto “Tina Resta sta studiando da sindaco”.

Caro Occhiosalato mi sorprendi!!! E come si fa a fare il sindaco senza studiare? Ti bocciano al primo appello e ti rimandano … all’opposizione. È vero anche che chi non studia viene spesso promosso, ma i raccomandati ci sono sempre stati!

Considera però che studiare è sempre utile, non tanto per gli altri, ma soprattutto per se stessi: non si può esprimere un’opinione senza studiare, non si può fare una critica senza informarsi. Se non studi, parli per sentito dire, e un consigliere comunale, anche se di opposizione, non se lo può permettere.

Sai, io faccio parte di quel gruppo di “imbecilli”che crede nella serietà delle istituzioni. Ti confesso però le mie paure. La paura di cadere nelle trappole dell’Indifferenza e della Rassegnazione, specialmente quando alcune voci che ti circondano tentano di demolire quelle Speranze che insegni ai tuoi figli quando parli del Futuro.

Ma adesso sto andando a studiare ad una scuola speciale. Non è una scuola per sindaci (anche se farebbero bene ad istituirla). È una scuola aperta a tutti, non si paga, è molto frequentata e ci sono molte discipline: il Rispetto degli altri, la Legalità, l’Onestà, le relazioni umane … Autentiche. Adesso ti devo salutare, devo andare a lezione: stiamo imparando ad indignarci!!!

Tina Resta