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IL PIP UN GRANDE FALLIMENTO ANNUNCIATO

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Il PUG sta per essere approvato dalla giunta Gigantelli e sabato 2 luglio il PD ha tenuto un comizio per esprimere la propria posizione in merito ad esso. Menino Coppi intervenuto per primo ha espresso il suo parere sull’attuale amministrazione e su gli ultimi 4 anni. Abbiamo voluto approfondire con l’ex sindaco Coppi alcuni temi da lui trattati nel comizio e parlare della politica turese.

E’ appena stato approvato il bilancio 2010. Qualcosa da dire su di esso?

Il bilancio dimostra una cosa; non è una cosa recente il problema strutturale di bilancio, il problema del bilancio esiste da sempre al comune di Turi. Tutte le amministrazioni hanno dovuto lavorare senza lamentarsi di questo. Quello che voglio sottolineare è l’atteggiamento immaturo, quasi infantile da parte di questa amministrazione, che continuamente non fa altro che tirare fuori il problema del deficit di bilancio per giustificare inefficienze di altro tipo. Il deficit riguarda il bilancio corrente ma i fondi per fare le opere ci sono. D’altro canto è anche paradossale che abbiamo dovuto aspettare 4 anni per iniziare i lavori per la fogna bianca che erano stati finanziati dalla precedente amministrazione.

Perché non abbiamo ancora il PIP?

Precedentemente all’elezione di questa amministrazione il Piano per gli insediamenti produttivi era già stato approvato dalla regione, il comune aveva fatto anche il piano particolareggiato. De Grisantis nel 2007 realizzò un bando conoscitivo per conoscere l’interesse delle imprese, diverse aziende risposero positivamente; si fece anche l’ipotesi – all’epoca – che buona parte del PIP sarebbe stato occupato.

È stata una scelta nefasta quella fatta da questa amministrazione di posticipare a dopo il PUG l’attuazione del PIP, nel frattempo è arrivata la crisi, e questo per diverso tempo mette una croce su di esso. Io penso che se anche nel 2008 avessero scelto la strada attuata più tardi del project financing, le gare sarebbero andate deserte, solo una grossa azienda che avesse preso tutta l’area sarebbe potuta essere interessata. L’utilizzo di questo PIP è sopratutto finalizzato alle aziende locali e dei comuni limitrofi; il comune avrebbe dovuto realizzare un intervento graduale nel PIP. Il PIP deve essere ad intervento pubblico.

Ma la realizzazione del PIP in maniera pubblica, significherebbe aprire nuovi mutui?

Ricordo, che nel 2007 c’era stata una promessa di finanziamento di un milione di euro da parte del PIT della Murgia che utilizzava fondi europei. In fondi perciò esistevano almeno in parte. Il piano era diviso in 5 sub-aree che possono essere rese indipendenti, avremmo potuto incominciare ad espropriare una sub-area costruire le urbanizzazioni, vendere alle imprese i suoli, creare un fondo di rotazione ed investire i soldi presi dalle imprese proseguendo nella realizzazione delle altre sub-aree. Questo era un metodo di realizzazione non pensare opere megagalattiche che portano ad un nulla di fatto.

Il Pug sta per essere adottato, il Pd ha sottolineato alcune incongruenze di questo piano. Quali sono?

Il PD dopo l’approvazione del DPP (documento programmatico preliminare) nel 2008 presentò alcune osservazioni; non ci opponemmo aprioristicamente, noi dicemmo che non andavano alcune cose. Una delle cose più eclatanti era di applicare le aree F per servizi sulla via di Putignano oltre la circonvallazione per un chilometro e mezzo, così facendo deturperemmo Caracciolo e si terrebbero lontani dal paese i servizi. Parallelamente a questa decisione si tengono vaste aree da via Casamassima a via Sammichele all’interno della circonvallazione si mantengono agricoli; allora fa venire il dubbio c’è un problema di proprietari? Quello che mi dicono, chi partecipa alle riunioni, l’amministrazione non ha ancora dato una motivazione logica a quell’indicazione; che secondo il tecnico del comune è solo politica, non tecnica. Io penso che la circonvallazione ha la funzione di dividere la città dalla campagna. Perché stiamo costruendo fuori?

Poi nel PUG non c’è quasi niente rispetto ad alcuni quartieri come Messina e Borgonuovo, stiamo costruendo all’esterno ma il cuore del paese si svuota. In alcuni quartieri abbiamo un’edilizia molto carente e con una scarsa viabilità, e stanno diventando sempre più vuoti; dobbiamo pensare una soluzione per il materiale edilizio che abbiamo.

Cosa ne pensa delle proposte che hanno fatto i tecnici sul PUG?

Alcune proposte dei tecnici sono condivisibili altre no. Importante e che i tecnici – che sono intervenuti solo ora, però meglio tardi che mai – se danno il loro contributo non lo diano in funzione speculativa; come è sembrato evidente in questi anni. Ma i tecnici devono avere come obiettivo una città migliore. Noi abbiamo tantissime abitazioni ma non abbiamo i servizi, molte dei cittadini che si sono trasferiti ora iniziano ad avere dei problemi a rimanere. I tecnici ipotizzano un piano di ampliamento delle aree per costruire, ma queste vanno regolate rispetto ad un trend della popolazione, non si può solo pensare di far edificare senza vincolarsi al territorio.

Cosa le è piaciuto dei quattro anni dell’amministrazione Gigantelli?

Io devo dire molto onestamente, una delle cose che non ho accettato è che in questo “tourbillon” di assessori sono andati fuori gli assessori che valevano. In un certo periodo quando c’era un altro assessore alla cultura (Antonio Tateo ndr) si sono organizzate delle cose interessanti, c’era un rapporto con le associazioni aperto e con grande disponibilità al lavoro; questo lo dico personalmente come membro di un’associazione turese e penso che sia stato un approccio giusto. Io ringrazia pubblicamente Antonio Tateo quando venne l’assessore regionale al lavoro Elena Gentile per la realizzazione del museo dell’emigrazione, non me ne vergogno a dirlo.

Menino Coppi parteciperà alla prossima campagna elettorale?

Io ho fatto alcune uscite pubbliche, ma come un contributo personale a un paese che ha bisogno del contributo di tutti. Poiché diamo un giudizio negativo a quest’amministrazione, noi abbiamo una necessità di costruire un’alternativa valida a questo governo. Non c’è una mia candidatura, il mio impegno è un contributo a lavorare insieme e a costruire un progetto per Turi. L’importante è avere un programma in comune; noi siamo il Partito Democratico non singoli personaggi; costruito questo progetto poi se non si ha un nome comune certamente si faranno le primarie, noi siamo il partito delle primarie.

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