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PIANO DI ZONA: INCONTRO TRA ASSOCIAZIONI

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Il 9 giugno scorso, l’assessore ai servizi sociali Gianfranco D’Autilia ha convocato presso il Centro Culturale Polivalente alcune associazioni del territorio per coinvolgerle nelle politiche sociali.

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Le associazioni presenti al tavolo, con le assistenti sociali Teresa Volpetti e Filomena Buonasia, sono: l’”ass Genitori turesi”, l’ass. “Turisti in tour”, le Caritas di San Giovanni e dell’Oratorio, l’ass. “Cometa”, l’”A.I.L.”,”Umanità Solidale Glocal”, l’ Università della Terza Età” e la “Nuova Pro Loco”.

“Ho voluto questa riunione spinto da una serie di finalità. Innanzitutto, mi piacerebbe creare un gruppo che cammini insieme e faccia rete. Ho notato che negli altri comuni del progetto ‘Piano di Zona’ il mondo delle associazioni è più attivo. Esso coopera in progetti comuni. A Turi questo non accade ed è per questo che voglio incominciare con l’interfacciarmi con voi, per far partire insieme dei progetti. Ci sono tanti esempi su cui lavorare. Ho cercato di capire il mondo degli anziani, cosa significa l’oratorio per i giovani. Tutti possono entrare nel dialogo. Ne deriva utilità per il territorio. Mi piacerebbe capire le dinamiche dell’affido familiare, i progetti ‘Incontriamoci al Sud’ e ‘Famiglie Accoglienti’. Vanno capiti questi progetti. Vorrei sfruttare tutte le risorse; valorizzare la dialettica tra le associazioni. Cerchiamo di realizzare un sistema di conoscenze, creando dei soggetti impegnati.”. Ha, poi, sottolineato che stanno partendo dei programmi rivolti alle famiglie, sul mondo del lavoro e che bisogna conoscere questi strumenti perché non è giusto che se ne faccia carico l’imprenditore di fuori. Di rimando le associazioni hanno fatto alcune proposte: l’istituzione di una giornata delle associazioni per dare un segnale chiaro alla cittadinanza, un maggiore interesse al tema delle donne maltrattate e ai ragazzi. Il sociale non può essere chiuso in spazi chiusi: sono i momenti di relazione che creano i progetti. L’assessore ha parlato dell’intento di mettere insieme le Caritas zonali attraverso una rete informatica che permetta la gestione delle risorse. Le due Caritas turesi intervenute hanno detto che sarebbe difficile inserirsi in una rete di questo genere e che già lavorano insieme, collaborando nella raccolta e divisione, favorendo, così, l’equità.

L’assistente sociale Teresa Volpetti ha precisato che “Non dobbiamo pensare di lavorare per persone bisognose. Potrebbe succedere a tutti di avere bisogno d’aiuto. La rete può e deve servire a questo.”

In conclusione del dibattito si è dedotta l’importanza di selezionare competenze e conoscenze. Mettendo a disposizione tutte le esperienze, il progetto può essere esteso al gruppo integrato.

Cos’è il piano di zona? Con la legge 328 sui servizi sociali e socio-sanitari, la Regione Puglia ha stabilito di accorpare i comuni per gestire i problemi del distretto stabilito in base al numero degli abitanti, con una programmazione comune. Esso comprende quattro comuni: Gioia (capofila), Sammichele, Casamassima e Turi. Ad esempio, l’assistenza domiciliare di Turi sarà nel piano di zona da settembre. Verrà creato un centro d’aggregazione diurno per diversamente abili che riguarderà tutto l’ambito territoriale.

 

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