Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

CILIEGIE DA RECORD MA I PREZZI SONO AL MINIMO

ciliegie_raccolta

Come quantità, questa annata cerasicola è da record. Gli alberi hanno fatto tutto il proprio dovere. Sono uno spettacolo da guardare, da fotografare. E i produttori, quasi  increduli, raccontano di sette-otto ‘cassette’ di ciliegie ad albero. Prima o poi doveva capitare una annata così. Siamo in piena emergenza-sovrapproduzione. Con tutte le controindicazioni e gli effetti collaterali del caso. Questa eccessiva quantità crea principalmente due problemi: fa mancare la mano d’opera, malgrado siano stati precettati tutti, proprio tutti, dal nonno ai nipoti, agli amici dei nipoti. E non importa se non hanno mai raccolto una ciliegia nella loro vita.

“L’importante è che fanno numero” ci dice un agricoltore che ha portato tutta la sua famiglia in campagna, sapendo però che ci vorrebbero altre persone, “vorrà dire che dove arrivo, chiànde u’ zìppe”, taglia corto il nostro interlocutore. Il secondo problema riguarda i prezzi che sono ormai crollati e fanno sì che a tanta fatica nel raccogliere troppo prodotto, non corrisponde un prezzo cònsono, decente. Ma ecco gli ultimi aggiornamenti da parte di Vincenzo Petruzzi  dalla Coldiretti: “Le Ferrovie sono a 2 euro, le Giorgia a 1 euro e 20, la Forlì a 50 centesimi. E la merce è tantissima, l’annata è pazzesca. Siamo davanti a un classico esempio di sovrapproduzione, con conseguente abbassamento dei   prezzi. Posso sperare che le cose vadano meglio in vista della Sagra ma difficilmente queste situazioni migliorano. C’è molto sconforto fra i coltivatori, molti dei quali hanno lasciato vicino gli alberi le Forlì e si apprestano a fare la stessa cosa con le Giorgia, pur di fare un po’ di soldi grazie alle prime Ferrovie già mature”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *