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Cronaca

ATTI DI VANDALISMO NELLA STAZIONE DI TURI

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La stazione di Turi è stata oggetto di atti vandalici nella notte tra il 9 e il 10 maggio. Sono stati gli stessi residenti ad accorgersene di quanto stava avvenendo alla stazione. “Sono stato svegliato dai colpi ripetuti dei sassi contro i vetri di porte e finestre della struttura” – racconta un residente della zona.

Nonostante la sua recente ristrutturazione, la stazione ferroviaria è stato ricoperta di graffiti, la maggior parte delle finestre e delle porte presenti nella struttura sono state distrutte e i servizi igienici logorate.

Immagini che parlano da sé, che purtroppo rappresentano lo strambo decoro di luoghi pubblici sempre più oggetto di ordinaria follia, espressione che ben si presta alla descrizione di un modo di essere, di fare e di comportarsi tipico di una parte del mondo giovanile che priva di motivazione si rivolge verso tutto e tutti. “I danni stimati- riferisce il Maresciallo della locale Stazione dei Carabinieri– risultano ingenti e dovrebbero ammontare ai 1500 €”.

Pensiamo alle stazioni ferroviarie che, come luoghi di frontiera, ci introducono in una città differente dalla nostra, in un territorio altro che dovrebbe essere il biglietto da visita di una comunità, un luogo vissuto ogni giorno da molti cittadini e che invece si presenta come nel nostro caso, deturpato e ricco di pericoli. Come possiamo arginare il problema? Considerando che i “baby vandali” entrano in azione con il buio, quando la stazione è pressoché deserta ed i treni inesistenti, sarebbe opportuno adottare un sistema di videosorveglianza che consentirebbe di identificare gli autori degli atti vandalici e di prevenire nuove forme di deturpazione.

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