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“AUSPICHIAMO LA MASSIMA CONDIVISIONE POSSIBILE”

Daddabbo

Nell’ultimo Consiglio Comunale Mimmo Leogrande si è complimentato ironicamente con lei per il suo essere Deus ex Machina di questa amministrazione. Condivide? Qualcuno potrebbe ingelosirsi…

In ogni squadra che si rispetti tutti i componenti sono necessari, ma nessuno indispensabile. Per quanto mi riguarda, credo di essere un perfezionista e quello che faccio cerco di farlo al meglio delle mie possibilità; per cui dedizione, determinazione, impegno, caratteristiche che hanno sempre contraddistinto il mio percorso politico, sono profusi solo e soltanto per perseguire il bene comune e cercare di far fare il salto di qualità alla nostra amata terra. Capisco che la mia presenza a volte risulta essere ingombrante, ma qui si tratta di lavorare, lavorare, lavorare perché oltre al tanto che è già stato fatto c’è tanto altro da fare e questa possibilità è aperta a tutti quanti lo vogliano.

 

Impegno per Turi potrebbe togliere una grande fetta elettorale proprio nel centro destra. Come guarda l’Amministrazione e il Pdl a questo movimento?

Penso che in una realtà come la nostra, quando si tratta di rinnovare il Consiglio Comunale, l’elettorato faccia convogliare il consenso sulle persone di cui si fida più che sugli schieramenti politici. Qualunque movimento, qualunque bandiera, di conseguenza, porterà con se un consenso direttamente proporzionale alla credibilità dei suoi componenti. Questo significa che noi guardiamo con grande interesse a questo neonato movimento, anche perché i consiglieri che lo hanno formato hanno comunque dichiarato di rimanere all’interno del centro-destra.

 

La Puglia Prima di Tutto a Turi si è dissolta. Come giudica politicamente questo avvenimento? Chi ha la responsabilità più alta, Gigantelli con la defenestrazione dei consiglieri oppure Boccardi con le sue pressioni dall’alto? Il centro destra è oggi più forte per la chiarezza delle posizioni o più debole a livello elettorale?

Il formarsi o il dissolversi di uno schieramento politico penso non possa essere ascrivibile a questo o quel personaggio che preme dall’alto o defenestra consiglieri. Piuttosto ritengo siano dinamiche politiche che si innescano in previsione di una campagna elettorale che è cominciata dodici mesi prima della naturale scadenza. Peraltro è senza dubbio positivo che all’elettore vengano sottoposte proposte alternative e variegate, che entrando in competizione fra loro, migliorano la qualità dell’offerta. Non so se oggi il centro-destra a Turi è più forte o più debole. So semplicemente che rimane uguale a se stesso come logica fondante di questa coalizione: siamo le donne e gli uomini del “fare”, che fanno della concretezza la loro ragione di vita politica. Il costante impegno, il lavoro continuo, l’assoluta onestà morale materiale ed intellettuale sono il nostro segno distintivo.

L’iter del Pug avanza. Dopo l’ultimo consiglio la volontà di approvarlo in prima battuta senza nessuna modifica resta invariato?

Nessuno di noi ha mai pensato che il PUG proposto all’attenzione di tutti i Consiglieri Comunali, sia blindato od invariabile. Abbiamo invece detto che era auspicabile una larga convergenza per l’adozione del PUG in Consiglio Comunale perché, mi sembra di capire, dalle dichiarazioni rese da eminenti rappresentanti della minoranza consiliare, che tutti convergano sulla opportunità di “fermare le bocce”, per fondare il futuro su basi urbanistiche certe. Va da se che in Consiglio Comunale potranno essere discusse eventuali modifiche e/o emendamenti che siano oggettivamente migliorativi, ma qualora non fosse possibile tecnicamente o normativamente approvarli, il Sindaco e noi tutti, abbiamo già preso l’impegno con la minoranza, di fare eventuali osservazioni condivise che possano, a posteriori, migliorare la qualità dell’offerta urbanistica di questa cittadina. Vogliamo veramente essere aperti ad ogni tipo di suggerimento perché ci rendiamo conto che il PUG determinerà l’assetto urbanistico del nostro territorio nei prossimi anni e per far questo auspichiamo la massima condivisione possibile

 

L’argomento urbanistica a Turi sembra non avere pace. Notizia di questa settimana: un nuovo sequestro per Mafia a Turi. Gigantelli aveva promesso controlli serrati, Totaro aveva chiesto una verifica “vano per vano”. A Turi gli illeciti dell’edilizia potrebbero essere davvero tanti? Chi rischia? Quale il suo commento anche di natura politica?

 

La cronaca degli ultimi giorni ci ha offerto uno scenario piuttosto inquietante rispetto alla presunta provenienza illecita di certi investimenti fatti in edilizia sul territorio turese. Questo ci deve ancor più far riflettere circa l’opportunità di dotarsi urgentemente di uno strumento urbanistico che sia “impermeabile” alla speculazione sfrenata. Aspettando che il giudice si esprima definitivamente circa i sequestri cautelativi operati a Turi, per parte nostra , abbiamo chiesto agli uffici di approfondire i controlli su taluni permessi di costruire segnalati al Sindaco in Consiglio Comunale. Senza voler assolutamente mettere in dubbio l’operato dei nostri uffici, è doveroso dar seguito celermente alle tante segnalazioni di difformità pervenute al Comune negli ultimi tempi, e noi stessi siamo dell’avviso che dare certezza ai cittadini tutti, rientri nei nostri doveri di amministratori.

Sembrano tante le opere in cantiere che potrebbero partire, ma quali vedranno luce prima della fine del mandato? Quali dopo?

Quest’amministrazione ha lavorato quattro anni, senza tanto clamore, impegnandosi in primis a non peggiorare la già vacillante situazione economico-finanziaria dell’ente. Abbiamo ridotto il deficit strutturale portandolo da 1.100.000 euro a 350.000 euro nel giro di tre esercizi finanziari. Questo è stato possibile attraverso un’oculata politica di tagli alla spesa corrente, mantenendo inalterata la pressione fiscale. L’indebitamento complessivo è rimasto inalterato perchè non si è fatto ricorso all’accensione di alcun mutuo. Nonostante queste difficoltà oggettive, le opere cantierizzate e portate a compimento sono innumerevoli e sotto gli occhi di tutti. A queste si aggiungono opere che vedranno a giorni la cantierizzazione come: l’abbattimento dell’ex ospedale di via Conversano per far posto ad un parco attrezzato (opera da 800.000 euro), l’abbattimento e la ricostruzione dell’asilo nido di via Mola (opera da 1.100.000 euro), la pavimentazione delle strade centrali (opera da 335.000 euro), la bonifica del campo di calcio per circa 20.000 euro. A breve verranno progettate le viabilità interne nella zona fra via Conversano e via Monopoli per un importo di 250.000 euro e la zona fra via vecchia Sammichele e via vecchia Casamassima per un importo di 100.000 euro. Inoltre siamo destinatari di un finanziamento di 350.000 per l’efficientamento energetico dei plessi scolastici, 900.000 euro già stanziati per la bonifica di “Lama Giotta”, 1.750.000 euro per l’abbattimento del ex cinema e la costruzione di una struttura socio-assistenziale, siamo comune capofila del PIST che prevede un finanziamento di 2.400.000 euro per opere di riqualificazione del centro storico e molto altro che sicuramente impegnerà l’intera amministrazione fino alla fine del suo mandato. Penso che sia questa la vera testimonianza, la prova provata dell’enorme mole di lavoro che quest’amministrazione ha prodotto in questi quattro anni di governo.

Onofrio Resta ipotizzava una futura amministrazione di tipo “costituente”. Lei come guarda al prossimo futuro elettorale-amministrativo?

Noi addetti ai lavori siamo i delegati del popolo dal popolo, per cui ognuno di noi e delle relative coalizioni possono guardare al futuro nella misura in cui hanno dato senso e consistenza al mandato elettorale conferitogli dai cittadini. Con questo voglio dire che nessuno può da se dire vedo questo o quel futuro perché dobbiamo tutti passare attraverso le “forche caudine” della consultazione elettorale che alla fine dirà se l’opera sin qui prodotta è stata condivisa, e di conseguenza continuare su questa strada per portare a compimento il progetto, o se c’è bisogno di un progetto alternativo per il futuro. Ma perché si possa assicurare un futuro politico-amministrativo di qualità ai nostri concittadini, è auspicabile una convergenza, la più ampia possibile, intorno ad un programma condiviso che sia “interpretato” da donne e uomini di “spessore”.

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