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MARINUCCIO ACCOGLIE L’INVITO DEL SINDACO

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Devozione, è di questo che si tratta ed è questo il sentimento che ha spinto Giammaria Di Venere ad accogliere l’invito del Sindaco Gigantelli a riprendere in mano le redini della “Festa Grande”.

“Accetta con piacere – commenta Don Giovanni Amodio – ma confida nella collaborazione di quanti hanno a cuore la Festa di Sant’Oronzo”. È proprio il cuore o meglio il forte amore nei confronti di un Santo, che è poi entrato nelle case dei turesi e nella sua tradizione, che si riconosce alla base del passo compiuto dal “Presidente”.

“Sono soddisfatto del suo ripensamento perché la sua esperienza nell’organizzare la festa è garanzia di successo”. Commenta così il Sindaco Gigantelli che ci ha lasciato la lettera ricevuta dallo stesso Marinuccio il 19 aprile. “È necessario – continua – la collaborazione di tutti” compresi i giovani, in grado di portare sostegno nell’organizzazione di un appuntamento che rende Turi finestra di attrazione per tantissimi turisti e di ricongiungimento di tante famiglie che tornano a Turi solo in quei giorni di festa. Affinchè si possa ottenere una festa “dei turesi, fulcro della tradizione del paese, della sua religiosità e della fede sulla quale si realizza” è necessario apportare dei contributi propositivi che incoraggino Giammaria Di Venere a realizzare, anche per il 2011, una festa degna di essere definita “Grande”. Purtroppo, come si evince nella lettera stessa, Di Venere ha sentito venir meno il sostegno anche dei suoi stessi collaboratori, forse “indifferenti” o forse toccati dalle “critiche malevoli ed ostili” che andavano a far crollare un duro lavoro ed impegno che li costringeva a trascorrere lunghi mesi tra ansie, fatiche e trepidazione, tutto per far vivere, al paese, lo spirito della devozione per il Santo Patrono. “Cercheremo di essere vicini, come Amministrazione,  – aggiunge il Sindaco Gigantelli – e collaborare alla realizzazione di un programma che sia sobrio ed adeguato alla religiosità che lo muove. Puntare al mantenimento del livello di spiritualità che dal 2007 si è ottenuto, perché è appunto un Santo, quello che si festeggia. Tutto il resto, è solo un corollario”. “Il mio invito – conclude Gigantelli – è esteso anche ai nuovi turesi, che possano vivere la festa e considerarla parte integrante della vita comunitaria” ed essere contributo entusiasta per la sua organizzazione.

La speranza è che la cittadinanza, come gli stessi turesi residenti all’estero, possano sostenere con idee e con proposte il Presidente nella realizzazione della Festa di Sant’Oronzo, con lo stesso spirito di pura devozione che da anni lo caratterizza e che porta Turi e la sua “Festa Grande” ad essere fulcro attrattivo per tantissimi fedeli.

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