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D’ADDABBO E DE FLORIO NEL MIRINO DI VENTRELLA

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Il consigliere comunale Natalino Ventrella ha ancora una volta lasciato l’aula in sede di assise consiliare prima ancora dell’inno di Mameli. Gli abbiamo chiesto le motivazioni di questo gesto: “Non lo faccio per il gettone di presenza di 18€, guadagno irrisorio se pensiamo a chi riceve l’indennità di assessore senza far nulla, ma perché sono disgustato dalla presenza degli assessori Teresa De Florio e Franco D’Addabbo in giunta, con Paolo Tundo vicesindaco. Non sanno cosa vuol dire dignità. Non è gente con cui io mi posso confrontare. Quando si terranno Consigli importanti come quello per l’adozione del PUG, io ci sarò.”

E proprio sullo strumento urbanistico che insistiamo. Ventrella ci spiega che resta scettico sul fatto che tutti vogliano far approvare il PUG. Dà la colpa ai suddetti assessori, pronosticando dei possibili problemi nel post adozione. Sull’assessora mostra anche dei dubbi di incompatibilità, gli stessi sollevati anche dal dott. Denovellis: “Nel vecchio PdF una particella intestata a nome di suo figlio rientrava in zona B. Ora col il PUG diventerà BC e ne trarrà giovamento non per l’indice di fabbricabilità, che si riduce, ma per il fatto che ora si potrà costruire per concessione diretta. Si rischia di far fare a questo PUG la fine del piano urbanistico dell’amministrazione Stefanachi. Se la De Florio è sicura della sua posizione, porti in Consiglio le dichiarazioni del suo avvocato così da assumersi palesemente le sue responsabilità. Tra l’altro, io avrei optato per l’astensione se fossi stato in lei che, dopo aver criticato aspramente Gigantelli, è entrata di nuovo in Giunta solo per una questione di esigenza numerica. E sui rimpasti ormai non c’è più da commentare: siamo nel guinnes dei primati.”

Noi della minoranza cercheremo di far sentire la nostra voce e di far approvare il Piano Urbanistico Generale solo alle nostre condizioni, non lasciando passare delle assurdità che poi sarà difficile modificare attraverso le osservazioni, quando, di volta in volta, verranno meno le incompatibilità e ci saranno i numeri per bocciarle.

Nei prossimi giorni Ventrella proporrà ai due neo assessori di rinunciare alle loro indennità per dimostrare che il loro apporto alla Giunta non è finalizzato a ricevere uno stipendio ma per offrire un servizio alla cittadinanza.  E conclude facendo un riferimento alle elezioni amministrative del prossimo anno, parafrasando una frase del Presidente del Consiglio: “Bisognerà essere proprio dei “c” per rivotare queste persone”.

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