TUNDO,QUELLO CHE UN POLITICO NON DOVREBBE FARE
Ci risiamo. Il nostro vicesindaco Paolo Tundo ha colpito ancora, reiterando l’arroganza e la supponenza con le quali conduce la sua carica pubblica.
Dopo esserla presa (invano) con i Combattenti, ha spostato la mira sull’Università della Terza Età: si è introdotto nella sede presso la scuola media (insieme a membri del 118), aprendo con chiavi in suo possesso e, colto sul fatto dalla presidente dell’ U.T.E. prof.ssa Carmela Vittore, l’ha verbalmente aggredita, tacciando, tra le altre cose, l’Università come “un covo di sinistrorsi”. L’intera vicenda è al vaglio dei Carabinieri, che hanno peraltro invitato il Sindaco a consigliare al nostro amministratore di rivedere i suoi discutibili comportamenti.
Noi di Sinistra Ecologia e Libertà e della Federazione della Sinistra riteniamo che al sig. Tundo non resti altra scelta, se non quella di rassegnare le dimissioni. E le ragioni sono presto dette:
- Al di là del profilo penale della vicenda (violazione di domicilio, abuso di potere ed aggressione verbale), che sarà valutato da chi di dovere, il nostro vicesindaco si è reso protagonista di fatti che palesano una gestione autoritaria della cosa pubblica, in chiara violazione del principio di legalità, che impone agli amministratori di esercitare i soli poteri giuridici che la legge attribuisce loro. E non ci sembra che entrare a piacimento in luoghi privati ed insultare i propri concittadini rientri tra le prerogative di governo.
- Definire l’U.T.E. come un “ritrovo per gente di sinistra” dimostra l’ignoranza del sig. Tundo circa i fondamentali obiettivi dell’associazione, che è, al contrario delle convinzioni del vicesindaco,rigorosamente apartitica ed improntata non solo alla crescita culturale dei soci attraverso i numerosi corsi attivi, bensì anche alla organizzazione di pubblici eventi che coinvolgono l’intera cittadinanza. Evidentemente al nostro vicesindaco non sta a cuore la maturazione intellettuale della collettività turese. E come biasimarlo? In un contesto meno assopito, per essere rieletto, dovrebbe certamente utilizzare argomentazioni politiche più sostanziose della semplice consegna di radiografie porta a porta!
- Quand’anche l’U.T.E. fosse effettivamente un “covo di sinistrorsi”, gli amministratori sono tenuti per Statuto (oltre che per Costituzione) ad improntare il loro comportamento al criterio di imparzialità ed a rappresentare l’intera collettività e non solo chi si presume li abbia votati. Ed è a tutti evidente che il comportamento discriminatorio del sig. Tundo vada in violazione delle regole enunciate.
- L’intento del vicesindaco, palesatosi nei maldestri atti posti in essere, è quello di destinare i locali dove l’U.T.E. svolge la sua attività al 118. Al di là della perplessità legate al fatto di ubicare il pronto intervento nel plesso scolastico, in una zona che (tra scuole, Oratorio, Chiesa, Boy Scouts e Banda) definire trafficata, sopratutto in alcune ore della giornata, è un eufemismo, ci chiediamo se il nostro amministratore conosca il significato del verbo “concertare”: se è vero che sussiste l’improcrastinabile necessità di liberare tali locali, è mai possibile che lo si debba fare con la forza e l’arroganza e non attraverso la civile condivisione?
Un accenno va anche all’atteggiamento del Sindaco, il quale ha declinato ogni responsabilità, scaricandole sul sig. Tundo. Vorremmo tuttavia ricordare al nostro primo cittadino che è stato proprio lui a nominare il vicesindaco ed è sempre lui a poterlo revocare, fornendo motivata comunicazione al Consiglio. E ci sembra che nel caso di specie le ragioni a sostegno di tale scelta non mancherebbero.
A conclusione, noi di S.E.L. e della Federazione della Sinistra teniamo ad esprimere piena ed effettiva solidarietà all’U.T.E. ed alla prof.ssa Vittore, dichiarandoci pronti ad affiancarci nelle azioni legali che dovessero rendersi necessarie.
Coord. circolo “Antonio Gramsci”
Angelo Maggipinto