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L’ I.D.V. TURESE ATTACCA LA CASTA

biagio_elefante

 

Il P.U.G. Turese presentato dall’amministrazione Gigantelli, sta suscitando diverse reazioni da parte dei cittadini e delle differenti forze politiche, in merito non potevano mancare le dichiarazioni del portavoce dell’ I.D.V. di Turi Biagio Elefante al quale abbiamo voluto porre delle domande che delineassero anche la sua idea relativa al P.I.P.Qual è la sua opinione in merito al P.U.G. E cosa ne pensa del P.I.P.?
“ L’Associazione generale cittadini e comitato piccoli proprietari PIP, insieme, nel 2009 presentarono ben 14 osservazioni al DPP: ulteriori cubature che si volevano consentire con la insussistente ridicola motivazione che i turesi hanno la prima casa (vecchia), la seconda (l’appartamento) ma vogliono la terza casa (la villetta di lusso) per cui c’è ancora bisogno di case; spazi pubblici che non si volevano prevedere raddoppiando ad arte nel calcolo di partenza la superficie di quelli esistenti; abolizione degli spazi da cedere al comune , tramite l’artificio di considerare tali quelli di ogni attività (privata) aperta al pubblico. Gratuità della concessione a chi realizza attrezzature (sue e private) ritenute a giudizio insindacabile del comune di interesse collettivo ; consentire grandi magazzini senza far lasciare in proprietà al comune l’80% di superficie per parcheggi, prevista per legge; tripla qualificazione di Villa Menelao,come seconda casa estiva, come attività ricettizia, e come masseria antica, tacendo che non è nessuna delle tre cose essendo una sala matrimoniale (e basta questo votato dal consigliere Boccardi a invalidare DPP e intero PUG). 40 ettari di zona per attività ultra comunali spezzati con in mezzo Caracciolo, e rappresentanti una più che sospetta enorme protuberanza univoca in direzione Putignano. La sparizione delle strade del PIP, la previsione di 40 ettari di zone produttive, miste a residenze, fra il paese e il PIP, a libera iniziativa privata, in aperta contraddizione col PIP programmato ad esproprio. Consentire case in campagna a chiunque, senza previo strade di collegamento fra le diverse zone; ampliamenti a discrezione del comune senza criteri predeterminati, introduzione di una illecita formula di “edilizia sociale” (non prevista da alcuna legge) per consentire piani e volumi maggiori rispetto agli indici.Non solo il DPP è stato fatto senza la prevista partecipazione di tutte le categorie e i cittadini, ma nemmeno dopo fatto (da loro soltanto) e presentate le osservazioni, Gigantelli e soci hanno indetto, come previsto dalle precise disposizioni regionali, gli incontri e la conferenza pubblica volta a raccogliere i pareri e la collaborazione di tutti, secondo l’esplicito principio dettagliatamente articolato nelle direttive regionali in materia di PUG. Non solo, ma non hanno nemmeno loro stessi valutato le osservazioni: le nostre le hanno demandate alla valutazione di una apposita commissione consiliare, la quale ha deciso (un po forse per paura e un po forse per…ignoranza) di rinviarle all’esame del consiglio. Il quale consiglio nella delibera di adozione del DPP anziché esaminarle si è limitato a far propria le attività della commissione (che le aveva rinviate all’esame del consiglio). In pratica il consiglio non ha voluto entrare nel merito di tutti gli stravolgimenti della realtà e abissali illeciti programmati in quel DPP. E in questi due anni hanno solo perso tempo (a fare quello che a loro aggradava ovviamente) sulla testa della cittadinanza tutta, anziché chiamarla a contribuire, come prevede la norma regionale,sulle osservazioni tutte presentate”.Quindi la posizione politica specifica dell’I.D.V. Turese, alla luce di quanto fin qui affermato, qual è?
“Noi IDV diamo oggi grande valore, davvero rivoluzionario per Turi, alla presa di posizione dei tecnici tutti che finalmente pare hanno deciso di ribellarsi ad una situazione di permanente arbitrio e sottomissione, e costrizione all’illegalità quale condizione per lavorare e chiedono precise regole, uguali per tutti, conformi alle leggi vigenti. Noi siamo dalla parte dei tecnici e principalmente di quelli più onesti e indipendenti che più hanno subito questo pluridecennale stato di umiliante servaggio a un manipolo di veri e propri straccioni e potenti di cartapesta, la cui ora il popolo turese ha deciso essere giunta Ci soddisfano valutazioni che noi già un quindicennio fa facevamo venir fuori e che oggi fuoriescono dalla bocca di tecnici e politici che allora erano protagonisti dello scempio di Turi. Noi IDV , come sempre, saremo alla testa del capovolgimento morale e del risanamento di Turi che passa per l’azzeramento della cupola del cemento, e vigileremo a che nel nuovo ceto politico non si intrufolino elementi portatori di nuovo marciume”.
Il P.U.G. Turese presentato dall’amministrazione Gigantelli, sta suscitando diverse reazioni da parte dei cittadini e delle differenti forze politiche, in merito non potevano mancare le dichiarazioni del portavoce dell’ I.D.V. di Turi Biagio Elefante al quale abbiamo voluto porre delle domande che delineassero anche la sua idea relativa al P.I.P.
Qual è la sua opinione in merito al P.U.G. E cosa ne pensa del P.I.P.?
“L’Associazione generale cittadini e comitato piccoli proprietari PIP, insieme, nel 2009 presentarono ben 14 osservazioni al DPP: ulteriori cubature che si volevano consentire con la insussistente ridicola motivazione che i turesi hanno la prima casa (vecchia), la seconda (l’appartamento) ma vogliono la terza casa (la villetta di lusso) per cui c’è ancora bisogno di case; spazi pubblici che non si volevano prevedere raddoppiando ad arte nel calcolo di partenza la superficie di quelli esistenti; abolizione degli spazi da cedere al comune , tramite l’artificio di considerare tali quelli di ogni attività (privata) aperta al pubblico. Gratuità della concessione a chi realizza attrezzature (sue e private) ritenute a giudizio insindacabile del comune di interesse collettivo ; consentire grandi magazzini senza far lasciare in proprietà al comune l’80% di superficie per parcheggi, prevista per legge; tripla qualificazione di Villa Menelao,come seconda casa estiva, come attività ricettizia, e come masseria antica, tacendo che non è nessuna delle tre cose essendo una sala matrimoniale (e basta questo votato dal consigliere Boccardi a invalidare DPP e intero PUG). 40 ettari di zona per attività ultra comunali spezzati con in mezzo Caracciolo, e rappresentanti una più che sospetta enorme protuberanza univoca in direzione Putignano.
La sparizione delle strade del PIP, la previsione di 40 ettari di zone produttive, miste a residenze, fra il paese e il PIP, a libera iniziativa privata, in aperta contraddizione col PIP programmato ad esproprio. Consentire case in campagna a chiunque, senza previo strade di collegamento fra le diverse zone; ampliamenti a discrezione del comune senza criteri predeterminati, introduzione di una illecita formula di “edilizia sociale” (non prevista da alcuna legge) per consentire piani e volumi maggiori rispetto agli indici.
Non solo il DPP è stato fatto senza la prevista partecipazione di tutte le categorie e i cittadini, ma nemmeno dopo fatto (da loro soltanto) e presentate le osservazioni, Gigantelli e soci hanno indetto, come previsto dalle precise disposizioni regionali, gli incontri e la conferenza pubblica volta a raccogliere i pareri e la collaborazione di tutti, secondo l’esplicito principio dettagliatamente articolato nelle direttive regionali in materia di PUG. Non solo, ma non hanno nemmeno loro stessi valutato le osservazioni: le nostre le hanno demandate alla valutazione di una apposita commissione consiliare, la quale ha deciso (un po forse per paura e un po forse per…ignoranza) di rinviarle all’esame del consiglio. Il quale consiglio nella delibera di adozione del DPP anziché esaminarle si è limitato a far propria le attività della commissione (che le aveva rinviate all’esame del consiglio).
In pratica il consiglio non ha voluto entrare nel merito di tutti gli stravolgimenti della realtà e abissali illeciti programmati in quel DPP. E in questi due anni hanno solo perso tempo (a fare quello che a loro aggradava ovviamente) sulla testa della cittadinanza tutta, anziché chiamarla a contribuire, come prevede la norma regionale,sulle osservazioni tutte presentate”.
Quindi la posizione politica specifica dell’I.D.V. Turese, alla luce di quanto fin qui affermato, qual è?

“Noi IDV diamo oggi grande valore, davvero rivoluzionario per Turi, alla presa di posizione dei tecnici tutti che finalmente pare hanno deciso di ribellarsi ad una situazione di permanente arbitrio e sottomissione, e costrizione all’illegalità quale condizione per lavorare e chiedono precise regole, uguali per tutti, conformi alle leggi vigenti.
Noi siamo dalla parte dei tecnici e principalmente di quelli più onesti e indipendenti che più hanno subito questo pluridecennale stato di umiliante servaggio a un manipolo di veri e propri straccioni e potenti di cartapesta, la cui ora il popolo turese ha deciso essere giunta Ci soddisfano valutazioni che noi già un quindicennio fa facevamo venir fuori e che oggi fuoriescono dalla bocca di tecnici e politici che allora erano protagonisti dello scempio di Turi.
Noi IDV, come sempre, saremo alla testa del capovolgimento morale e del risanamento di Turi che passa per l’azzeramento della cupola del cemento, e vigileremo a che nel nuovo ceto politico non si intrufolino elementi portatori di nuovo marciume”.

 

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