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DALL’INGHILTERRA A TURI: GRAZIE, FABIO CAPELLO

cap._marotti

Che Fabio Capello sia nella top ten dei tecnici del calcio mondiale è fuori discussione, ma dalla sua conferenza stampa in occasione del premio Nazionale “Oronzo Pugliese” sono emerse delle situazioni inedite. Ha colpito molto il suo riconoscimento e affetto verso Oronzo Pugliese: “Fu lui a volermi a Roma nella stagione 1967/’68 proveniente dalla Spal”. A tratti si è commosso “Il mio rapporto con Oronzo Pugliese? Eccezionale. Era un nostro padre”, ma il suo cuore friulano l’ha riportato ad essere realista.

Ha condotto la conferenza stampa con eleganza, con una sicurezza dialettica che ha colpito i presenti. Ha risposto a tutte le domande in scioltezza e sincerità, non è abituato ad attaccare la stampa, ma sa difendersi con disinvoltura. Ha disquisito di calcio dal 1967 al 2011, ha evidenziato le differenze tra il calcio di ieri e quello di oggi, del tecnico negli anni sessanta e settanta e del tecnico di oggi.

Alla domanda che ha aperto la conferenza stampa: “Oronzo Pugliese come avrebbe giudicato Capello e Mourinho?”, ha risposto, un po’ sorpreso, “Don Oronzo nell’epoca della comunicazione avrebbe dato punti a tutti. Mourinho avrebbe incontrato un osso duro!“

Si è passati dal calcio dove ”i calciatori erano proprietà delle società” alla nuova realtà che le società sono in ostaggio dei calciatori e procuratori. Ha definito la sua categoria “Precari con stipendi d’oro” visti gli esoneri facili di cui sono oggetti.

Un suo ritorno sulle panchine italiane? “Nessun accordo o incontro” ma nel calcio “mai dire mai”. Un Capello sincero che ha ripercorso le sue tappe da calciatore ad allenatore; i suoi due scudetti alla Juventus “Gli scudetti li abbiamo vinti sul campo meritatamente, figurano nel mio palmeiras mentale”. Ha ricordato i suoi grandi presidenti: Gianni Agnelli e Franco Sensi. Ha risposto alla domanda sul Bari “Troppi infortuni hanno caratterizzato la stagione in corso” e sul Lecce “Ha un buon allenatore e la vittoria importante sull’Udinese ha riaperto la lotta per la salvezza”.

Ha pronosticato che “la corsa per il titolo di Campione d’Italia è ancora aperta e irta di ostacoli: il Milan ha un calendario più insidioso, il Napoli e l’Inter non molleranno facilmente”.

Ha coccolato e richiamato Cassano: “È il miglior talento del calcio italiano insieme a Balotelli, ma continua a commettere ingenuità”.

Ha pronosticato il Real Madrid come vincitrice della Champions League. Ha lanciato una frecciata al suo ex calciatore Montella, ora tecnico della Roma: “La cosa che mi piace è aver sentito che richiama i suoi attaccanti a rientrare, stesso discorso che facevo con Totti, Montella e Batistuta, adesso l’ha capito anche lui”.

Sul calcio italiano ha colpito in modo diretto le istituzioni “Gli stadi sono brutti, obsoleti, vuoti; dovrebbero essere di proprietà delle società”. Infine “Altra cosa che non piace sono gli ultras. Dovremmo riuscire a far capire a questi nostri tifosi che si può essere ultras senza delinquere”.

Bravo Don Fabio! Ha parlato da calciatore – lavoratore, da tecnico, da manager, da politico, da vero uomo di sport di campo non di scrivania. Ha provocato sugli stadi, e sarà accontentato, perché parleremo del nostro.

È stato un vero onore ascoltarlo, averlo a Turi. Organizzazione perfetta, bravissimo Stefano Dell’Aera e il Comitato Organizzativo Pindaro e tutti i giovani volontari che sono risultati gli artefici della bellissima manifestazione. E che dire del pubblico? Straordinario, ha abbracciato Fabio Capello, ma perché ha fischiato il Sindaco Gigantelli? Per il PUG, il PIP, per i rimpasti? NO! Per il campo sportivo!!!

Lunedi 4 Aprile, era un giorno di festa in onore del “Mago di Turi” e la presenza di Fabio Capello e di tantissimi e qualificati cronisti delle più importanti testate giornalistiche italiane, della RAI, di Mediaset Premium, di Telenorba, hanno fatto sì da non porre a Fabio Capello questa domanda: Mister, lei è il vincitore della terza edizione del Premio Nazionale “Oronzo Pugliese”, organizzato dall’Amministrazione Comunale, cosa direbbe il mago Oronzo, che beffeggiò il grande Herrera “Il mago dei ricchi”, vedendo che TURI ha un campo di calcio non agibile con tanti giovani e meno giovani vogliosi di praticare calcio? L’amministrazione preferisce il palcoscenico mediatico alla sistemazione di un’opera che altri amministratori hanno realizzato? Era festa ma la settimana prossima sarà sbollita e ne riparleremo anche grazie all’intervista di Matteo Pugliese figlio del nostro UNICO mago di Turi.

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