RISPLENDENTE E LE PRESSIONI CHE “NON ANDAVANO FATTE”
Nel poco tempo a disposizione per consultare il Pug definitivo è riuscito a farsene un’idea? Cosa ne pensa? In consiglio lo voterebbe?
“Gli elaborati, tutti su un cd, ci sono stati consegnati solo qualche giorno fa e quindi ogni opinione, ogni commento è prematuro da esprimere con cognizione. La questione urbanistica non può essere licenziata con un commento affrettato anche se una prima lettura ripropone una domanda che ho sempre fatto: dove andranno a giocare i bambini? dopo la circonvallazione?, dove metteremo una piazza?, un parco?, sempre dopo la circonvallazione? Leggeremo le tavole attentamente, senza preconcetti, e decideremo”.
Se dovesse essere approvato quale sarebbe l’effetto nell’assetto urbanistico più importante a suo modo di vedere?
“Indipendentemente da ogni valutazione sull’elaborato c’è una sola certezza: il PUG darà finalmente regole certe sullo sviluppo urbanistico di questo paese, dovrebbe finire l’era del costruire per il proprio particolare. E basta guardarsi intorno perchè anche il più sprovveduto si renda conto del bisogno di regole. E’ chiaro che si parte dall’esistente, dal cemento esistente, un pò di coraggio penalizzerebbe le istanze immediate, ma il futuro non appartiene a noi, appartiene a chi erediterà questo territorio già ferito”.
E se non dovesse essere approvato quali gli scenari urbanistici e politici?
“Continuerebbe lo scempio del territorio, il cemento selvaggio, che peraltro viene da molto lontano, continuerebbe a seppellire ogni immagine di una cittadina a misura di uomo. Senza dimenticare i fatti sottoposti all’attenzione della magistratura che, con regole certe, probabilmente avrebbero avuto molto meno spazio di manovra”.
Praticamente la quasi totalità dei tecnici di Turi ha dichiarato che in questo Pug traspare “ipocrisia” e “logiche poco chiare” rendendosi disponibili in modo gratuito a rivederlo. Come legge questa azione e cosa ne pensa?
“La sensazione immediata, emotiva, del documento elaborato dai tecnici è che lo stesso sia più un documento “politico” che “tecnico”. Certo ognuno si esprime come crede, avanza istanze proprie e/o di categoria, ma mi sono chiesto dopo la riunione in sala giunta tra capi-gruppo, amministrazione e tecnici, se questo documento non sarebbe stato più utile alla elaborazione del PUG presentato subito dopo l’approvazione del DPP. Una tempistica diversa avrebbe sortito sicuramente effetti più incisivi. A margine lasciatemi esprimere una “preoccupazione istituzionale” relativa alla presenza del “presidio” dei tecnici nell’androne del Municipio mentre i rappresentanti erano a discutere con sindaco e consiglieri. Fatto in quel modo mi è sembrato voler svilire la funzione del consiglio, una sorta di pressione che non andava fatta, secondo me, in quel modo”.