LEOGRANDE: “SAREBBE UN PROBLEMA SERIO”
Nel poco tempo a disposizione per consultare il Pug definitivo è riuscito a farsene un’idea? Cosa ne pensa? In consiglio lo voterebbe?
“In effetti il tempo a disposizione è insufficiente per poter esprimere un giudizio organico su questo PUG. Impegni accademici, inoltre, mi tengono fuori dall’Italia per cui, per quanto mi riguarda, è ancora più difficile approfondire l’argomento. Ho suggerito ai miei colleghi di minoranza di chiedere al sindaco un tempo congruo per lo studio da parte di tutti di questo importante strumento. Da una prima analisi smbra che ci siano dei problemi di zonizzazione. Anche la forma complessiva della zona urbanistica non sembra seguire un criterio chiaro. Ci sono delle zone (protuberanze) strane rispetto ad una forma più regolare (circonferenza) che non sono giustificate sufficientemente. Bisognerà apporfondire e capire il perchè. Così come bisognerà capire perchè in zone che presentano problemi idrogeologici non sembra ci sia uniformità di destinazione dei suoli presenti. Lo voterei a condizione vengano salvaguardati gli interessi di tutti”.
Se dovesse essere approvato quale sarebbe l’effetto nell’assetto urbanistico più importante a suo modo di vedere?
“Comincio a nutrire qualche dubbio sull’approvazione del PUG, di questo PUG. Già sentendo il parere dei tecnici turesi, credo tutti i tecnici turesi, le cose non vanno per il verso giusto. E questo è un segnale negativo che secondo me, deriva dal fatto che nella formazione del PUG si è perso di vista quello che è il principio fondamentale della formazione di un PUG: la compartecipazione di tutti coloro che hanno interesse dello strumento ovvero i turesi tutti”.
E se non dovesse essere approvato quali gli scenari urbanistici e politici?
“Sarebbe un problema serio, perchè non è possibile che un comune non abbia delle regole certe su una materia importante come l’urbanistica. Dal punto di vista politico, sarebbe una ulteriore dimostrazione di incapacità del sindaco e della sua amministrazione di portare a termine uno solo degli obiettivi del programma elettorale (ricordiamo soltanto il fallimento del PIP). Una sconfitta per Gigantelli ma soprattutto per Turi. Le considerazioni consequenziali le lascio a tutti”.
Praticamente la quasi totalità dei tecnici di Turi ha dichiarato che in questo Pug traspare “ipocrisia” e “logiche poco chiare” rendendosi disponibili in modo gratuito a rivederlo. Come legge questa azione e cosa ne pensa?
“Mi sembra un segnale di grande sensibilità da parte dei tecnici turesi. Loro sono depositari della conoscenza approfondita del territorio per cui bisogna sentirli e conivolgerli nella ridefinizione del PUG. Mi sembra di capire che ci sono dei suggerimenti significativi da parte dei tecnici turesi nella direzione di miglioramenti non soltanto nell’immediato ma anche guardando all’efficacia dello strumento urbanistico nel medio-lungo termine. E questo è estremamente importante. Ritengo che la maggioranza debba prendere in seria considerazione questa azione che, se da una parte potrebbe allungare leggermente i tempi, dall’altra porterebbe ad un risultato più condiviso e di conseguenza più giusto. Il sindaco deve ricordare che il territorio non è soltanto suo e della sua maggioranza, ma anche della minoranza, dei tecnici e dei turesi tutti”.