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SAVIANO: ‘PERCHÈ AMO LA PUGLIA!’

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Solo pochi fortunati (quasi in 500) hanno avuto l’opportunità di entrare in una delle più grandi librerie di Bari, Feltrinelli, nella serata del 14 marzo. Numerose le persone già dietro le transenne a fare la coda dalle tre del pomeriggio. Più di un migliaio è rimasto fuori in via Melo a godersi la proiezione sul maxi schermo di quanto accadeva in sala. Tra i presenti anche un gruppo di turesi che dopo la presentazione del libro “Vieni via con me”, hanno avuto la possibilità di incontrare Saviano per ricevere un autografo. Inaspettato l’arrivo, verso le 22.00 di Nichi Vendola, che ha ascoltato con molta intensità e ammirazione le parole del letterato.

 

Il tour di Saviano parte proprio da Bari. Ecco, perché l’autore sceglie come prima tappa il Mezzogiorno? Ci spiega che in Bari egli si è rifugiato per ben due volte, in due località “protette” per sfuggire alle vessazioni dei suoi aguzzini.

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E proprio durante la permanenza in questi luoghi che Saviano ha capito quanto è bella ma soprattutto importante la Puglia: “Amo la Puglia perché si balla la pizzica, per le ragazze e per il sole e il vento, fonte di energia alternativa contro il nucleare; ma dalla Puglia – ha detto -può partire il nuovo pensiero, un vero e proprio processo di rivoluzione civile che può essere in grado di contagiare l’intera Italia”.

Oltre a confessarci, quindi, il suo amore per la Puglia, lo scrittore (e qui il suo tono di voce si fa più cupo) chiarifica perché la Mafia, così potente e compatta, ha “ paura” degli scrittori. “Le storie, raccontate nel mio libro – dice – si  tramandano oralmente, ed è così che la parola acquista potere, acquista verita’… diventa azione”!

Per questa ragione, Saviano, così come altri personaggi, cita Falcone (assassinato), la scrittrice Anna Politoskaia (assassinata anch’essa), sono perseguitati perché portatori di Verità, quella verità che purtroppo i “potenti” non accettano.

 

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