FIORENTE: ‘LASCIO RIFONDAZIONE COMUNISTA’
Mercoledì 16, dalle ore 18.00, piazza S.Orlandi ospiterà il comizio di Matteo Fiorente.
Uomo rappresentativo della politica locale, la politica di Rifondazione Comunista, Fiorente esporrà le proprie motivazioni sull’allontanamento dal panorama politico turese. Forti le parole del suo manifesto che, seppur brevemente, raccoglie le emozioni di rammarico e di pesante sconcerto di un uomo, quale Fiorente, oggi profondamente deluso dal proseguo della Sinistra locale, regionale e nazionale.
Contattato telefonicamente, il Sig.r Fiorente esprime con forza e fermezza questo suo sentimento di sfiducia e distanza dal pensiero e dall’azione della Sinistra.
“A Turi, se fino ad ora c’è stata una vera Sinistra, quella è stata la mia. Io sono l’unico a non avere mai cambiato bandiera politica ed essere sempre rimasto fedele a ideali e valori che oggi sente non essere più condivisi dalla stessa fazione politica“.
Ancora forti e pungenti i suoi commenti riguardo alla “nuova” componente politica del centro-sinistra: “Rifondazione Comunista è purtroppo succube di SEL e ritengo che la causa di tutto è Vendola”.
Per il comizio organizzato per domani, annuncia il Sign.r Fiorente, sarà presente Michele Rizzi, Coordinatore regionale di Alternativa comunista.
Ferrero disse: “Non votate Vendola!” Mentre a Bari io presi la parola dicendo che sul libro “Soggetti Smarriti” Vendola disse: è morto il PCI.
Io sono un cattolico comunista e continuo la strada con la Rifondazione e i compagni mi batterono le mani quando dissi questo. Dissi anche che il mio voto alle regionali non l’avrebbe avuto, ma avrei fatto il dovere come responsabile.
A Turi ci sono 2 bandiere ed una è nelle mie mani. Ho fatto 2 campagne elettorali, da solo. Dentro a SEL a Turi ci sono compagni forestieri che si dichiarano di essere della federazione della sinistra.
Faccio forse quest’ultimo comizio e chiudo con quello che prima, nella Turi del 1991, si doveva chiamare Rifondazione. Io ho avuto il coraggio di metterlo in piedi dopo che tutti erano comunisti. Poi tutti con Occhetto. Solo io, unico artigiano, ero comunista!
Con Garavini, Libertini, Magri, Crucianelli, poi la prima scissione formatasi, si sarebbero chiamati Comunisti Unitari! Poi la prima volta del socialista Bertinotti, mio idolo, e poi con l’arcobaleno lui, Vendola e Giordano hanno fatto scomparire falce e martello e 54 deputati. Quasi il 7 %.
Ferrero e Diliberto, comunisti italiani, si uniscono ai Socialisti Europei e fanno Unita Federazione della Sinistra. Tutti e tre, alle Europee, non siamo riusciti a passare la soglia del 4%.
Matteo Fiorente