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FIORENTE: ‘LASCIO RIFONDAZIONE COMUNISTA’

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Mercoledì 16, dalle ore 18.00, piazza S.Orlandi ospiterà il comizio di Matteo Fiorente.

Uomo rappresentativo della politica locale, la politica di Rifondazione Comunista, Fiorente esporrà le proprie motivazioni sull’allontanamento dal panorama politico turese. Forti le parole del suo manifesto che, seppur brevemente, raccoglie le emozioni di rammarico e di pesante sconcerto di un uomo, quale Fiorente, oggi profondamente deluso dal proseguo della Sinistra locale, regionale e nazionale.

Contattato telefonicamente, il Sig.r Fiorente esprime con forza e fermezza questo suo sentimento di sfiducia e distanza dal pensiero e dall’azione della Sinistra.

A Turi, se fino ad ora c’è stata una vera Sinistra, quella è stata la mia. Io sono l’unico a non avere mai cambiato bandiera politica ed essere sempre rimasto fedele a ideali e valori che oggi sente non essere più condivisi dalla stessa fazione politica“.

Ancora forti e pungenti i suoi commenti riguardo alla “nuova” componente politica del centro-sinistra: “Rifondazione Comunista è purtroppo succube di SEL e ritengo che la causa di tutto è Vendola”.

Opposizione non opposizione, partito senza partito e sinistra che non si comporta come tale, sono i punti focali delle dichiarazioni di Matteo Fiorente.
Espressione di fedeltà alla sua parte politica ed estraniamento rispetto alle nuove azioni dell’ala di minoranza, riconosce una mancanza di pari valori rispetto all’originaria sinistra.

“Sarò sempre fedele alla falce e martello, perchè prima di tutto sono un operaio, ma, all’età di 72 anni lascio Rifondazione Comunista”.

Per il comizio organizzato per domani, annuncia il Sign.r Fiorente, sarà presente Michele Rizzi, Coordinatore regionale di Alternativa comunista.

Di seguito potete leggere il manifesto del comizio.

 

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L’ADDIO A RIFONDAZIONE COMUNISTA, DOPO ESSERE STATO IL FONDATORE A TURI.


TUTTO QUESTO PER ESSERE SOTTOMESSO A VENDOLA SEL. DA BARI

Ferrero disse: “Non votate Vendola!” Mentre a Bari io presi la parola dicendo che sul libro “Soggetti Smarriti” Vendola disse: è morto il PCI.

Io sono un cattolico comunista e continuo la strada con la Rifondazione e i compagni mi batterono le mani quando dissi questo. Dissi anche che il mio voto alle regionali non l’avrebbe avuto, ma avrei fatto il dovere come responsabile.

A Turi ci sono 2 bandiere ed una è nelle mie mani. Ho fatto 2 campagne elettorali, da solo. Dentro a SEL a Turi ci sono compagni forestieri che si dichiarano di essere della federazione della sinistra.

E allora che facciamo: collaboriamo con SEL che ci ha traditi e affossati? Se a Bari si sono abbassati i pantaloni (il partito) è succube di SEL, io no! Ho la mia dignità! La prossima volta si devono rivolgere al SEL!

Faccio forse quest’ultimo comizio e chiudo con quello che prima, nella Turi del 1991, si doveva chiamare Rifondazione. Io ho avuto il coraggio di metterlo in piedi dopo che tutti erano comunisti. Poi tutti con Occhetto. Solo io, unico artigiano, ero comunista!

Con Garavini, Libertini, Magri, Crucianelli, poi la prima scissione formatasi, si sarebbero chiamati Comunisti Unitari! Poi la prima volta del socialista Bertinotti, mio idolo, e poi con l’arcobaleno lui, Vendola e Giordano hanno fatto scomparire falce e martello e 54 deputati. Quasi il 7 %.

Vendola, non diventando segretario nazionale del PRC, pensa bene, ambizioso, di crearsi uno su misura. Affossa la rifondazione e tutti quelli che avevo conosciuto in 16 anni, la maggior parte, passa con lui.

Ferrero e Diliberto, comunisti italiani, si uniscono ai Socialisti Europei e fanno Unita Federazione della Sinistra. Tutti e tre, alle Europee, non siamo riusciti a passare la soglia del 4%.

Matteo Fiorente

 

 

 

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