RIPROPOSTO IL PIP CON ALCUNE MODIFICHE
“Con la delibera n.19 del 17/02/2011, la Giunta Comunale ha preso atto che alla data del 16/02/2011, termine ultimo per la presentazione, non è pervenuta alcuna offerta e che, pertanto, la gara deve intendersi deserta.
Contestualmente, alla luce delle richieste presentate da alcune ditte con le quali si intendeva ottenere una proroga dei tempi di scadenza del bando allo scopo di approfondire più dettagliatamente l’aspetto tecnico – economico dell’opera, la giunta ha condiviso la proposta del Responsabile Unico del procedimento di apportare tre modifiche correttive e migliorative al Disciplinare di gara.
L’eliminazione della nota 2, secondo quanto appreso, ha lo scopo di ridurre al minimo la possibilità di dar luogo ad eventuali contenziosi che possono allungare tempi o addirittura compromettere del tutto l’esecuzione dell’opera.
In particolare ciò che viene esplicitato nell’elusione della nota 2, sarebbe la rinuncia da parte del Comune del diritto di superficie perenne sulle coperture per la posa in opera e l’esercizio di impienti fotovoltaici”.
Un diritto che secondo una piccola stima potrebbe equivalere a somme che si aggirano da 400mila a 1 milione di euro.
Di poco interesse le ulteriori modifiche. la durata del completamento delle attività (secondo la sostituzione del punto 1f) è ridotta dai 9 agli 8 anni. Per ultimo la sostituzione del punto 4.a che modifica l’avvio dei tempi della concessione della data di completamento della procedura di esproprio all’avvio di essa. A questo proposito le chiarificazioni espresse dal consigliere Franco D’Addabbo:
“La sostituzione del testo del punto 1.f è data perchè i prefabbricati per attività direzionali, rimanendo di proprietà dell’amministrazione comunale, devono essere consegnati prima della scadenza naturale della concessione.
Nella sostituzione, ultima, del punto 4.a ricorre la necessità di determinare con estrema certezza la data di decorrenza della validità della concessione.
E’ del tutto superfluo ricordare che sia il Disciplinare, sia il bando di gara, sono stati conformati ai dettati dello studio di fattibilità, redatto in precedenza, che prevede l’assoluta indipendenza dell’opera finita, anche per quanto attiene la depurazione dei reflui e delle acque di lavorazione, in quanto è previsto un impiento del tutto autonomo e perfettamente aderente alla normativa vigente”.